IL VALORE DEL LAVORO – divinizzare la flessibilità? – due articoli
«In Italia i casi che vengono risolti con l’articolo 18 sono circa 40 mila – ha affermato Matteo Renzi nella conferenza stampa indetta per illustrare il percorso dei 1000 giorni – e per l’80% finiscono con un accordo. Dei restanti 8000, solo 3000 circa vedono il lavoratore perdere(..). Il problema non è l’articolo 18, non lo è per me e non lo sarà». Eppure la modifica dell’articolo 18 suscita tensioni forti, diventa “bandiera” più per identità politica che altro. Si distingue da sempre l’ex-ministro del lavoro Maurizio Sacconi, che invoca una correzione alla legge delega che presto verrà discussa in Parlamento (e proprio dalla Commissione Lavoro del Senato, che lui stesso presiede): «Il presidente del consiglio riconosce la necessità di riscrivere lo Statuto dei lavoratori, criterio che non è oggi compreso nella legge delega e che dovrà quindi essere introdotto». Riproporre ancora la questione dell'art.18 e come divinizzare la flessibilità in uscita, ma ciò non produce più occupazione in entrata, ne effetti salvifici nè per le imprese nè per l'economia.
Alleghiamo due articoli sul valore del lavoro e della professionalità scritti da autori con rappresentanza ben diversa: Maurizio Petruccioli Segretario confederale Cisl e Gianni Marchetto, sindacalista Fiom per tanti anni ora pensionato, appassionato di ricerche e archivi. Entrambi sottolineano cose di buon senso che la politica spesso ignora e il segretario Confederale della Cisl sottoline ".
- Il valore del lavoro M.Petruccioli Conquiste del lavoro 3-9-14
- Precarietà e art 18 G.Marchetto agosto 2014
Allegato:
il_valore_del_lavoro_petruccioli.pdf
precarieta_e_art_18_marchetto.doc
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