IL SINDACATO IN COREA – repressione dopo lo sciopero generale -M.Bentivogli denuncia e propone-
Marco Bentivogli, seg.gen. Fim-Cisl, ha inviato una lettera-articolo al Direttore del Corriere della Sera che è stata pubblicato con il titolo “Il sindacato in Corea e l’etica dei consumi” (allegato). Nella Corea del Sud, paese in rapido sviluppo facente parte dei G20 e dell’OCSE, il 30 novembre si è svolto un grande sciopero generale, con un’imponente corteo e manifestazione a Seul. Non ne è stata data notizia e sono seguite rappresaglie del governo coreano con l’arresto di decine di sindacalisti e la cancellazione dello stato giuridico del sindacato. Nel mondo globalizzato fatti di sfruttamento e di repressione si ripetono: il sindacato deve darsi una strategia per una battaglia internazionale per le libertà e per quella sindacale in particolare, anche con nuove forme di pressione e di lotte sindacali.
La Corea del Sud ha circa 50 milioni di abitanti, su una superficie di 98.480 Kmq e una densità di abitanti per Kmq che la pone al ventesimo posto della graduatoria mondiale.
Allegato:
il_sindacato_in_corea_bentivogli.pdf
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