IL SINDACALISMO TEORIZZATO – B.Manghi – estratto in 10 punti –
Bruno Manghi su http://www.e-koine.com/ pubblica il sindacalismo teorizzato. E’ un estratto in dieci punti del libro Lavoro, mercato, istituzioni che raccoglie scritti in onore di Gian Primo Cella. In questo abstract potete leggere il primo punto, gli altri aprendo l’allegato.
1. La più che secolare vicenda del sindacalismo, pur modesta rispetto a fenomeni millenari di carattere religioso, politico, economico, è stata accompagnata da una varia fioritura di teorizzazioni. Soprattutto dovuta al fatto che esso è potentemente intrecciato allo svilupparsi di lotte e conflitti sociali emotivamente avvertiti come pericolo o speranza nella società moderna. Proprio Gian Primo Cella in un suo lavoro classico ebbe a sottolineare la straordinaria documentazione statistica che accompagna fin dai primordi il fenomeno degli scioperi.
Il sindacalismo “pensato” o ripensato è composto di vissuti soggettivi, di narrazioni e di teorizzazioni. Il vissuto personale o di collettività vive di tradizioni orali ed è talvolta registrato in analisi sociologiche o microstorie. Prende rilievo quando è assunto o frainteso in più sistematiche narrazioni che lo utilizzano nel racconto degli avvenimenti.
In realtà le narrazioni più diffuse insistono sullo sviluppo dei conflitti sociali e sulle loro implicazioni politiche, mentre la storia propria del fenomeno sindacale è piuttosto secondaria e dedicata al mondo degli specialisti. Viceversa le teorizzazioni, siano esse interpretazioni, profezie o sistemazioni razionali, hanno avuto un rilievo pratico evidente.
Esse infatti influenzano le convinzioni e i comportamenti del ceto sindacale e delle schiere dei militanti o attivisti, rafforzando quelle culture di lunga durata che segnano, come descritto magistralmente da Gian Primo Cella, le diverse mentalità del sindacalismo d’occidente.
Ripercorrendo il ruolo delle teorizzazioni si ha l’impressione quasi costante che esse nella loro primitiva formulazione “scoprono” qualcosa di inedito e danno vigore all’esperienza, mentre una volta consolidate sembrano svolgere un’opera di impoverimento, distaccandosi dal contesto umano di una vicenda che invece va riscattato dalla narrazione o dalle indagini sul vissuto.
I cicli teorici rafforzano l’evoluzione positiva del sindacalismo per congelarsi presto o tardi in schemi rituali, in razionalizzazioni spesso accademiche o ideologiche, che mortificano i dilemmi reali dell’azione sindacale.
Allegato
- Il sindacalismo teorizzato di Bruno Manghi estratto in 10 punti dal libro Lavoro, mercato, istituzioni. Scritti in onore di Gian Primo Cella Autori L.Bordogna, R.Pedersini, G.Provasi editore Franco Angeli Edizioni 2013 e-book
Allegato:
il_sindacalismo_teorizzato_manghi.doc
I Delegati FIM della FOMAS Cernusco L.ne (Lc), convinti del fatto che, il rinnovamento del sindacato e la riconquista dei diritti della dignità degli operai, deve ripartire dalla base dai luoghi di lavoro, quindi bisogna provare a ritornare a fare ciò che un sindacato deve fare e cioè, far rispettare i diritti normativi e salariali mettendosi in prima linea già sul luogo di lavoro!
Non dopo, ma subito!
Utilizzando ogni mezzo possibile e tutto ciò che si ha a disposizione senza mai dimenticare di coinvolgere i lavoratori!
Un esempio è quello delle incidenze salariali che, tutti sanno, quando un lavoratore va in pensione o si licenzia da una data azienda poi, facendo ricontrollare le buste mancano sempre soldi che le aziende non hanno versato, evadendo le norme contrattuali, allora ci si chiede:
Perchè dopo?
Perchè farlo dopo, sapendo che poi si riprende, se va bene, solo 5 anni arretrati anche se, per venti o trenta anni, l’azienda non li pagava e li ha fatti perdere?
Quindi i delegati FIM FOMAS Cernusco L.ne danno inizio, o almeno provano, a dare inizio, ad una campagna che si può denominare “OPERAI PRENDIAMOCI CIO’ CHE CI SPETTA!”, mettendosi in prima linea, facendo quello che si dice cioè FACENDO SEGUIRE I FATTI ALLE PAROLE!
Infatti tanti parlano di riprendersi i diritti; che c’è qualcosa che non và!
i padroni non rispettano gli accordi! ecc. ecc.
Ma poi?
Tutti aspettano che siano gli altri a fare il primo passo, lasciando cadere tutto nel vuoto!
Fanno proclami e poi non si fa niente, facendo perdere fiducia ai lavoratori, verso il sindacato e verso il ruolo dei delegati e dei rappresentanti, cosa che, nell’arco degli anni, fabbrica per fabbrica, pezzo per pezzo, ci ha portato ad avere disaffezione e sfiducia dei lavoratori verso i sindacati, verso la lotta e ha fatto in modo di dare in mano le organizzazioni sindacali a dirigenti lontani dalla base e alienati dalla realta’ Operaia e che ha portato alla diminuzione di diritti e di salario.
Quindi, adesso proponiamo che questa, (che ci rendiamo conto benissimo adesso e’ una goccia nell’oceano), diventi la prima goccia di un grande nubifragio, dove, come tutti dicono, i delegati siano in prima linea, facciano il primo passo, diano l’esempio, perchè i lavoratori ci guardano, siamo noi l’immagine dei sindacati nelle fabbriche, e se un delegato parla di diritti, parla di riconquiste, ma poi sta fermo e fa finta di niente, come si può pretendere che i lavoratori si muovano e abbiano coraggio?
NON E’ FACILE, NON E’ SEMPLICE, ANZI DIFFICILISSIMO!
MA CHI NON LOTTA HA GIA’ PERSO IN PARTENZA!
APRIAMO LA CAMPAGNA IN OGNI LUOGO DI LAVORO
“OPERAI PRENDIAMOCI CIO’ CHE CI SPETTA!”
Delegati FIM FOMAS Cernusco Lombardone (Lc)
P.s.: Le segreterie e gli operatori da che parte staranno? penseranno ad appoggiare i delegati e gli operai o si preoccuperanno di non rovinare i rapporti con i “datori di lavoro” (per noi PADRONI n.d.r.)?
NOI SIAMO FIDUCIOSI, NON SMENTITE LA NOSTRA FIDUCIA!
(il primo comunicato in azienda non siamo riusciti ad allegarlo)