In queste settimane si è molto parlato del caso Fiat-Confindustria in termini di inconciliabilità fra le regole della contrattazione collettiva e le esigenze di competitività di questo grande Gruppo Multinazionale. Questa presunta inconciliabilità è di carattere generale o va ricondotta ad una specifica situazione caratterizzata da un ormai storico duello fra Fiom e Fiat? La risposta può essere fornita solo se si allarga l’analisi ad altre imprese multinazionali che operano nel nostro paese con i vincoli di competitività internazionale analoghi a quelli della FIAT. Sono i grandi gruppi del settore alimentare (Barilla, Ferrero, Nestlé, Kraft, ecc.) per i quali l’analisi compiuta consente di rilevare politiche contrattuali condivise che hanno accompagnato l’evoluzione delle strategie aziendali, nei singoli mercati di riferimento.
La flessibilità degli orari, la condivisione da parte dei lavoratori dei progetti produttivistici hanno trovato ragioni di scambio con i benefici in termini di incentivazione salariale e di welfare aziendale. Non si tratta certo del migliore dei mondi possibili ma di un sistema di relazioni la cui assenza porterebbe a soluzioni svantaggiose per tutti gli interessi rappresentati.
La conclusione è che il caso Fiat non solo non è generalizzabile ma costituisce una patologia non risolta del nostro sistema contrattuale. Patologia che chiama in causa più che le regole del sistema contrattuale (certamente migliorabili all’interno delle linee del recente accordo interconfederale), la capacità dei soggetti contrattuali di darne corretta applicazione.
Nel settore alimentare questa capacità è stata espressa dal sapere organizzativo e di apprendimento dei contraenti, unito alla consapevolezza che, anche nelle condizioni più sfavorevoli, la contrattazione collettiva è l’unico strumento disponibile per minimizzare i costi del conflitto sociale e per massimizzare i vantaggi reciproci, quali che siano quelli offerti dal contesto economico di riferimento.
Questa è la presentazione del Prof.G.Bianchi alla Nota Isril N.32 qui allegata ;
Mirafiori: i sindacati del Sì chiedono incontro e chiarimenti_Conquiste del Lavoro 18-10-11
Allegato:
Nota ISRIL N. 32-2011 – Non solo Fiat.doc
I sindacati del sì chiedono chiarimenti su Mirafiori.doc
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