I BENI COMUNI E LA CRISI – G.Ricoveri – il pensiero di E.Ostrom, Nobel 2009 –
Giovanna Ricoveri*, al seminario promosso dal Centro Federico Caffè nel 2013, ha richiamato l’attualità e l’originalità del pensiero di Elinor Ostrom**, Nobel 2009, sui beni comuni a fronte della grave crisi apertasi per il liberismo di mercato. Attualità che si accresce con le parole di Francesco nell’enciclica Laudato sì, con la sollecitazione a una grande scelta di campo, con la valutazione severamente critica del sistema economico-finanziario che regola il mondo.
Così inizia la sua relazione (allegata).
Elinor Ostrom è stata una studiosa e accademica statunitense, che ha confutato la dicotomia dominante tra Stato e Mercato, dimostrando che esistono alternative efficienti e sostenibili a tale dicotomia per evitare il sovrasfruttamento delle risorse collettive, ed eventualmente la loro distruzione. La privatizzazione delle risorse naturali collettive non sempre è possibile, e in ogni caso non risolve il problema del loro sovrasfruttamento. D’altra parte, neanche la socializzazione rappresenta la soluzione del problema, a meno di pensare che “i funzionari pubblici abbiano dei geni particolari”, che permettono loro di fare quel che le persone comuni non sanno fare. “La scelta del Leviatano burocratico non è l’unica via per risolvere il dilemma dei beni collettivi” afferma testualmente la Ostrom.
La Ostrom ha dimostrato invece che le comunità, intese come l’insieme degli appropriatori e degli utilizzatori delle risorse collettive sono in grado ‘in certe condizioni’ di gestire essi stessi le risorse naturali in modo soddisfacente per se stessi e duraturo nel lungo periodo per le risorse (…).
Per proseguire aprite l’allegato
* Relazione al seminario promosso dalla Associazione nazionale fra le Banche Popolari e il Centro Federico Caffè, Roma 12 giugno 2013).
** Elinor Ostrom (Los Angeles, 7 agosto 1933 – Bloomington, Indiana, 12 giugno 2012) premio Nobel dell’economia nel 2009.
Allegato:
beni_comuni-ostrom-1.pdf
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