ELEZIONI FIAT: OCCASIONE PERSA -A.Serafino – sindacato italiano

Elezioni Rsa Fiat, nuovo contratto, nuovo regolamento. In aprile-maggio si eleggono – con voto segreto, suffragio universale, liste contrapposte – le Rappresentanze Sindacali Aziendali in tutti gli stabilimenti della Fiat. E’ quanto prevede il Regolamento firmato dalle cinque organizzazioni sindacali (Fim,Uilm, UglM, Fismic, Aqcf) il 1° febbraio 2012, che fa seguito agli impegni definiti nel Contratto Nazionale Fiat (ccsl) del 13 dicembre 2011. Un buon regolamento sul quale la pubblicizzazione è stata modesta.

Non siamo stati in grado di conoscere il calendario di queste elezioni, che da sempre nel nostro paese hanno determinato un interesse che andava ben oltre il cancello del singolo stabilimento. Ora non raggiunge neppure il livello complessivo di un sindacato provinciale. Ho cercato sui siti web dei sindacati metalmeccanici. Ho sfogliato giornali. Ho chiesto a responsabili provinciali dei sindacati metalmeccanici torinesi. Non esiste un calendario perché è stato deciso altrimenti: in ogni stabilimento le RSA in carica decideranno come meglio procedere. C’è chi ha già votato ( Cnh di San Mauro Torinese) e chi ha deciso di rinviare questo appuntamento elettorale ( Mirafiori) perché la Cassa integrazione in atto lo impedirebbe. Non si voterà per lo stesso motivo alla ex-Bertone. Decisioni che sono state prese a maggioranza dalle Rsa di quei stabilimenti.

Un tale depotenziamento del significato del voto elettorale alla Fiat era mai avvenuto! Più che un fatto insolito è il trionfo di un aziendalismo senza proposta al di là di quella di assecondare, per necessità o per convinzione, le scelte della Fiat globale che, giorno dopo giorno, trasferisce risorse, saperi, mercato oltre oceano. Esulta per i primi risultati il segretario Fismic Di Maulo, che non perde occasione di ricordare Edoardo Arrighi (fondatore del Sida alla fine degli anni 50) dimenticando che era portatore di ben altra proposta, per quanto non unitaria.

Per decenni la strategia dei sindacati nazionali (Fim-Cisl e Fiom-Cgil) che più di altri avevano cercato di arginare la tendenza naturale all’aziendalismo di questa grande impresa (il solo stabilimento di Mirafiori è stato il più grande del mondo per estensione e per numero di dipendenti, 55.000), hanno messo in campo rivendicazioni e modelli organizzativi (Leghe e Zone) per consentire confronti tra tutti i lavoratori. Oggi la Fim e la Fiom, con non pochi e consistenti errori che tardano ad essere analizzati, prendono venti diversi e divaricanti per le loro vele.

In occasione di questa strana tornata elettorale (con un buon regolamento per l’elezione ed il funzionamento delle RSA, che prevede anche l’utilizzo del referendum) mi ha stupito non poco la staticità della Fiom nel non saper cogliere il vento, l’occasione per riaprire il gioco, per incrinare la blindatura aziendalistica.

Partecipare alle elezioni, in forza di quel regolamento, riscuotendo probabilmente un buon consenso, avrebbe certamente rafforzato la Fiom e l’insieme del sindacato nella difficile fase di ristrutturazione e di ridimensionamento in atto degli stabilimenti Fiat. Avrebbero storto il naso qualche sindacato ed anche una parte del gruppo dirigente.

Sottoscrivere dopo molti mesi dalla sua stipula un accordo che non si condivideva (e non si condivide) non significa abiurare alle proprie convinzioni ed obiettivi, semplicemente prendere atto che non ci sono le condizioni al momento per andare oltre. Rammentare che non fa parte della tradizione storica del sindacato italiano che ogni accordo sindacale debba essere comunque sottoposto a referendum. Potrà esserlo in futuro, anche vicino. Anche senza la convocazione del referendum abrogativo per il quale la Fiom ha raccolto il quorum di firme (20%) previsto dal Regolamento nazionale dei metalmeccanici del  1993? Anche.

Correggere la strategia per essere dentro ai processi reali (anche quando sono moderati e s’arretra) è una prassi consigliata dalla storia del movimento sindacale. Senza la Fiom negli stabilimenti, anche la Fim e la Uilm sono più esposte alle scivolate nell’aziendalismo. Il pensiero unico sarebbe quello dei capi. Come sta avvenendo per la distribuzione e la spiegazione del nuovo contratto Fiat (vedi allegato): dopo le elezioni delle Rsa vedrà impegnati capi Fiat e Rsa in già annunciati corsi di formazione comuni per meglio poi informare i lavoratori. Senza mettere in conto quanto sta avvenendo sul movimento «spintaneo» del trapasso di tessere da un sindacato all’altro. Quali siano è ben immaginabile.

Di certo la stragrande maggioranza dei lavoratori – stante quel Regolamento che consente il voto ed il confronto – non accuserebbe di opportunismo, o peggio, la Fiom se la stessa  sottoscrivesse (accordo e regolamento che altri hanno definito), al fine di misurare la sua rappresentanza e le proprie idee. Forse Di Maulo avrebbe da ridire.

La Fiom ha scelto un’altra strada: raccogliere le schede per la propria lista in un’urna fuori dai cancelli, proseguendo la battaglia nelle aule del Tribunale e del Parlamento (ahimè la triste e pericolosa approvazione dell’art.8). Lo stesso Referendum previsto dalla Costituzione non è lo strumento più idoneo in materia di diritti sindacali come ha dimostrato l’infelice e deleteria modifica referendaria, del 1995, all’art.19 della legge 300. Statuto dei Lavoratori, presa a pretesto dalla filosofia Fiat per escludere le RSA della  Fiom .

Non aver colto la possibilità di un trasparente inserimento nella  competizione elettorale per le Rsa alla Fiat, rientrando nelle sedi e nell’utilizzo degli strumenti sindacali, è stato un errore di strategia per me incomprensibile rispetto la storia della Fiom Nazionale e Torinese in specifico.

Insistere su Tribunali e leggi, per quanto mi fa dire la mia esperienza, è un rischio ben più elevato che non rimettersi all'interno nel contendere moderato-aziendalistico della Fiat di questi anni e di questi mesi.

Allegati

  • Il Regolamento per le elezioni delle RSA in Fiat_ 1° febbraio 2012
  • Il Kit del capo  squadra Fiat per illustrare il nuovo contratto_La Repubblica
  • L’unificazione dei ricorsi Fiom in Tribunale_Torino 12 aprile 2012
  • I diversi commenti sulle elezioni RSA alla Cnh di San Mauro Torinese-

Allegato:
accordo_regolamentazione_rsu_fiat_1-2-12.pdf
il_kit_del_capo_fiat_griseri.pdf
unificati_i_ricorsi_fiom_torino.pdf
comunicato_fiom_per_rsu_cnh.pdf
fiat_cnh_fismic-6-4-12.pdf
fiat_elezioni_rsu_senza_la_fiom_10-4-12.doc

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