Cosa cambia in Fim e Cisl
Roberto Benaglia succede a Marco Bentivogli. Giuseppe Bianchi – Isril – scrive: “…difficile registrare rotture traumatiche come quella avvenuta con le recenti dimissioni di Bentivogli. Ne va della credibilità della Cisl “
Dopo le dimissioni irrevocabili di Marco Bentivogli, del 20 giugno, il Consiglio Generale della Fim-Cisl, lunedì 13 luglio, ha eletto nuovo Segretario Generale Roberto Benaglia, a stragrande maggioranza. Le 43 immagini postate sul sito della www.Fim-Cisl.it spiegano molte di più di quanto scritto nei comunicati (Fim e Cisl), nella lettera alle delegate e delegati di Roberto Benaglia, della relazione (11cartelle) di Marco Bentivogli che descrive una gran bella Fim in unità con la Cisl, può essere una speranza ma la realtà questi anni e di questi giorni è ben diversa, in pejus! Vedi allegati.
Il Consiglio Generale della Fim è stato riconvocato per il 28 Luglio per procedere alla elezione della nuova segreteria, è il tempo previsto dallo Statuto per consentire al neo-segretario generale le necessarie consultazioni. Dalla composizione della nuova segreteria e dal dibattito che seguirà in quel Consiglio, forse, si comprenderà meglio quanto successo, che finora è stato “coperto” dai coprotagonisti reali con una finzione linguistica collettiva. Prima del Consiglio Generale del 13 Luglio, sia sul sito della Fim Nazionale sia della Confederazione e su Conquiste del Lavoro non sono state date informazioni sulle improvvise dimissioni irrevocabili di Marco Bentivogli.
… Siate fedeli solo verso i lavoratori. Siate leali dentro l’organizzazione. Siate leali soprattutto tra voi. Questo vi chiedo. Questo ci hanno insegnato i nostri padri sindacali...
Giuseppe Bianchi, presidente dell’I.S.R.I.L (Istituto per lo Studio delle Relazioni Industriali e di Lavoro, fondato da esperti e studiosi della Cisl nel lontano 1962) ha pubblicato questo suo giudizio sulla vicenda Bentivogli e sull’assenza di valutazioni politiche sul significato di questa vicenda dentro alla Cisl. Il Sindacato vive di iscritti, di regole democratiche, di classi dirigenti ma anche di reputazione creata da quanti nel passato hanno vissuto una tale esperienza associativa e contribuito a definirne l’identità istituzionale. Nel caso della Cisl vale la sua connotazione plurale, contenitore di una pluralità di culture spesso in conflitto tra loro nell’alternanza delle maggioranze, tenute insieme dalla continuità condivisa dei suoi valori fondanti. Difficile registrare rotture traumatiche come quella avvenuta con le recenti dimissioni di Marco Bentivogli da Segretario Generale della Fim non sostenuta da un dibattito interno in grado di segnalare un parallelo avvicendamento di strategie sindacali. Troppo importante il ruolo della Fim per evitare che il silenzio che accompagna tale sostituzione non possa nuocere alla reputazione della Cisl. Prof. Giuseppe Bianchi -Isril
Le immagini sono quelle di Roberto Benaglia con a fianco Annamaria Furlan e Luigi Sbarra, di Bentivogli, di Benaglia, di Bentivogli con Benaglia, non ci sono foto di Bentivogli ne con Furlan ne con Sbarra. Non è certo una dimenticanza del fotografo! Comunicati e relazione vanno lette anche riflettendo su queste mancate immagini che fanno parte della storia del Consiglio Generale della Fim-Cis del 13 Luglio.
Al Consiglio Generale della Fim-Cisl si è discusso e votato, come fanno capire le immagini, in una sala posta in sicurezza Covid, con le persone molto distanziate: ciò fa pensare che per l’elezione del segretario generale (137 su 140) sia stato consentito anche il voto per delega e/o a distanza.
Solo il tempo e le vicende sindacali dei prossimi Congressi (Fim e Cisl) potranno far capire meglio il reale significato di quanto avvenuto con la scelta “spintanee” di Marco Bentivogli e la votazione pressochè unanime per Roberto Benaglia con l’ imprimatur AnnaMaria Furlan-Luigi Sbarra.
La relazione di Bentivogli ricorda che ci sono stati conflitti e tensioni negli ultimi otto mesi, all’interno della Fim e con la Cisl, ma omette di descrivere di che si è trattato. Anzi sottolinea che la Fim ha concordato sempre con la Cisl, tranne in un caso, la prima proposta per il Commissariamento della Funzione pubblica che registrò numerosi voti contrari, compresi quelli di tre segretari confederali, per rilievi sulla procedura (contrarietà rientrata al successivo Esecutivo Cisl). Per tutto il resto “concordia nazionale”, anche per il clamoroso caso di Fausto Scandola. Quindi strategia sindacale comune e comune anche la prassi per attuare la democrazia delegata con il segretario generale (categoriale, territoriale, o confederale che sia) come un organismo statutario monocratico e non già nella pratica di un tempo del “primus inter pares”.
Troppi omissis, una ben strana trasparenza, così appare nebuloso il rinnovamento che Bentivogli afferma di aver voluto favorire, lasciando la carica di Segretario Generale dopo appena sei anni, con la possibilità statutaria di 12 anni (due mandati congressuali, con possibilità di deroga per un terzo). Di certo è la prima volta che la Fim-Cisl Nazionale sceglie il suo segretario generale con una candidatura esterna allo stesso Consiglio e per di più obbligandosi a concordarla con il segretario generale della Cisl Annamaria Furlan.
Confidare nella speranza o in un ragionevole pessimismo per quanto riguarda i rapporti tra le categorie e la confederazione, sulla qualità della democrazia delegata e rappresentativa, sulla reale trasparenza, sulla dialettica franca e partecipata, tutto ciò fa parte della volontà e del coraggio di esplicitare il pluralismo, i punti di vista diversi, il senso critico sulle strategie. E’ credibile e ragionevole pensare che i rapporti unitari nella categoria dei metalmeccanici possano evolvere unitariamente, anche alla FCA.
Futuro post Fim di Bentivogli
Per qualche considerazione in più, tre commenti: di Franco Aloia, di Adriano Serafino, del sito www.il9marzo.it e ricordiamo i due articoli già pubblicati su questo sito nella categoria sindacato italiano.
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