CONTRATTAZIONE INTEGRATIVA E’ DI SINISTRA – A.Garnero – certo, ma non “in peius” –

Una riforma della contrattazione collettiva quindi è di sinistra perché farebbe tornare il sindacato nei luoghi di lavoro, darebbe al sindacalista d’impresa l’arma più importante: la negoziazione del salario. (…) Favorirebbe le nuove imprese, più dinamiche e maggiormente creatrici di impiego. Aiuterebbe a coprire meglio le nuove forme di lavoro stabilendo regole a livello aziendale, invece di inseguire difficili standard nazionali in termini di equo compenso o quote di lavoro atipico massimale. E infine, con una presenza sindacale a livello aziendale rafforzata, aumenterebbe il livello di rispetto degli accordi. Così scrive A. Garnero su Il Foglio.

Sono forse i sindacati a opporsi a questa prospettiva? La risposta è già stata data cinquant’anni fa, quando nel Contratto Nazionale dei Metalmeccanici si conquistò, nonostante l’intransigenza della Confindustria di Andrea Costa, la clausola per negoziare a livello di azienda il premio di produzione.

Oggi, viceversa, si vorrebbe una norma che consenta per un verso di non più definire minimi contrattuali a livello nazionale e per un altro consentire alla contrattazione aziendale di rinegoziare in peius quanto definito dal Contratto nazionale di categoria.

E’ certamente vero che a livello nazionale i margini per aumenti salariali sono modesti stante la bassa inflazione di questi anni. Le formule per programmare gli aumenti salariali nella vigenza contrattuale si basano su indici del’inflazione. Non si trova la via di sbocco.

Cosa potrebbe succedere se….? Sul tavolo dei negoziati  venisse “catapultata”  una proposta sociale che non riguarda direttamente gli occupati ma li potrebbe coinvolgere con grande slancio.

Ad esempio: in cambio di una tregua salariale nazionale definire un impegno delle aziende per un milione di contratti scuola-lavoro per apprendisti, poi per il welfare aziendale un impegno che le mense aziendali delle medie aziende possano consentire un pasto ai più poveri di quella data zona.

Andrea Garnero  pone e dà sue risposte anche questa domanda: Infine, se i contratti nazionali valgono per tutti, quindi anche per i lavoratori che non fanno parte di un sindacato, qual è l’incentivo a pagare una tessera?  Per noi l'incentivo a pagare la tessera è quello di poter partecipare in modo pieno alla definizione delle strategie sindacali e alla elezione dei suoi dirigenti, altrimenti si può sostituire con una quota di servizio contrattuale per tutti i lavoratori .

Alleghiamo alcuni articoli

  • Sui contratti, fate presto! di Andrea Garnero Il Foglio 9-6-16
  • Perchè noi industriali dobbiamo accelerare_ M. Cristina Piovesana Il Foglio 16-6-16
  • Produttività quella sconosciuta_V.Comito
  • Scuola e lavoro:avviamento per apprendisti F.Savelli Corsera 14-6-16
  • Produttività e zero irpef per benefit  A.Moraglio Il Sole 15-6-16

Allegato:
sui_contratti_fate_presto_garnero_il_foglio.doc
perche_noi_industriali_dobbiamo_accelerare_piovesana.pdf
produttivita_quella_sconosciuta_comito.doc
scuola_e_lavoro_per_apprendisti.pdf
produttivita_e_zero_irpef.doc

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