La repressione dei diritti umani e del lavoro della giunta in ”abiti civili” e una Ue spaccata sulle sanzioni, al centro delle preoccupazioni del premio Nobel Aung San Su Kyi. Aiutare il movimento democratico e sindacale birmano a superare le straordinarie sfide di questo momento storico è fondamentale.Dopo le elezioni, le violazioni dei diritti umani continuano. Il lavoro forzato è ancora rampante, le condizioni di lavoro drammatiche. Nei villaggi continuano gli stupri, i trasferimenti forzati, gli espropri delle terre.Tutto questo con un parlamento inaccettabile secondo le norme internazionali. Per questo la richiesta che ci viene oggi dalla Birmania è quella di non lasciare soli il sindacato e il movimento democratico.
In allegato
- "Non lasciamo solo il movimento Birmano" di C.Brighi su Conquiste del Lavoro 22 febbraio
- La telefona tra Aung Su Kyi e Cecilia Brighi su Conquiste del Lavoro del 22 febbraio
Allegato:
Sostenere il movimento Birmano_Brighi.doc
Al telefono con Aung San Suu Kyi.doc
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!