Blanda reazione cislina

Sulla pagina facebook di Pensieri cislini, a cura di un gruppo di pensionati torinesi, è stata postato un appello “Per una Cisl autonoma, libera e eticamente pulita” nel quale si esprime un giudizio critico sia per la blanda reazione della Cisl e Filca territoriali per l’inquietante vicenda dell’infiltrazione della ‘ndragheta nella categoria degli edili torinese, sia per l’inefficacia della strategia confederale in merito ai contenuti della Legge di bilancio 2025. A 13  anni dallo “tsunami” Minotauro c’è da chiedersi cosa abbia insegnato quella lezione. “Minotauro” è il nome attribuito all’operazione che la Procura di Torino coordinò contro la ‘ndrangheta in Piemonte nel 2011, un nome scelto forse per sottolineare la mostruosità del lato oscuro del potere nel capoluogo piemontese, forse per sottolineare la complessità del gomitolo di relazioni di cui questo potere era bandolo. Di seguito il testo di Pensieri cislini..

https://corrieredicarmagnola.it/2024/11/18/diventare-coscienza-critica-del-mondo/

<< Le cronache sindacali e giudiziarie di questi ultimi tempi impongono una riflessione aperta dentro la Cisl ma non solo, se si vuole recuperare un rapporto sociale con i ceti più deboli che noi vogliamo rappresentare e non basarci solo sulla legittimazione delle controparti e dei poteri forti. Ci vogliono azioni chiare, forti e con iniziative pubbliche per ribaltare ciò che scrivono i Magistrati indaganti: «Per i boss della ‘Ndrangheta piemontese la Filca-Cisl era diventato “il sindacato di riferimento”».

Non è un problema circoscrivibile a una categoria ma è un problema di tutta la Cisl. Anzi un fatto così grave può essere un momento di crescita della Cisl e non solo se anziché chiudersi nelle sedi sindacali ci si apre a un dibattito pubblico su come evitare le infiltrazioni della malavita organizzata anche nelle associazioni sociali di base.

La blanda reazione della Cisl e della Filca territoriali espressa dal loro comunicato con cui si rende nota una generica sospensione del “dirigente in questione da ogni incarico e ruolo all’interno del sindacato” non è all’altezza della storia della Cisl, del suo gruppo dirigente dai suoi fondatori a oggi. Non è una risposta ferma, decisa, di reazione immediata che si sarebbero attesi gli Iscritti e tutti i simpatizzanti cislini.

Di seguito la nostra proposta al gruppo dirigente della Cisl torinese e piemontese: una iniziativa pubblica con esponenti della società civile locale che in questi anni hanno ben rappresentato la lotta alla mafia in tutte le sue versioni e con le Istituzioni per dire e affermare che la Cisl è soggetto protagonista e autonomo del nostro territorio sul terreno sindacale e sociale. L’autonomia della Cisl dalle politiche del Governo oggi è ai minimi storici. Questo si accompagna al progressivo azzeramento del dibattito negli organismi Cisl che si sono trasformati in un luogo di ossequioso “pensiero unico” verso l’istanza superiore.

L’essenza della Cisl nella sua storia è sempre stata la vivacità del dibattito pluralista che si trasformava in idee e proposte innovative e gli organismi non devono essere un rituale finalizzato al consenso. Attualmente il dibattito non è più a due sensi ma solo dall’alto verso il basso: si comunica cosa ha deciso il vertice Cisl: una somma di giudizi con scarsa o nulla documentazione sul merito oggetto di valutazione e i sindacalisti territoriali ratificano.Un gruppo dirigente cresce e si afferma in idee e autorevolezza dentro il confronto sindacale; oggi invece i dirigenti sono scelti in base alla fedeltà al dirigente superiore.

Risultano incomprensibili e inaccettabili gli attuali cambiamenti di rotta:

  • la Cisl è sempre stata a favore della progressività della tassazione e non per la riduzione degli scaglioni IRPEF.
  • Siamo contrari alla flat-tax che è la negazione della progressività e alla tassazione differenziata per i lavoratori autonomi dai lavoratori dipendenti.
  • Non condividiamo le affermazioni a difesa del ceto medio perché buona parte del lavoro dipendente e dei pensionati non è ceto medio ma si posiziona alla soglia di povertà.
  • Sulla sanità non possiamo accontentarci di un’insufficiente stanziamento economico per i contratti ma dobbiamo batterci per una profonda riforma e difesa del sistema socio-sanitario e assistenziale.
  • Come può esserci un giudizio positivo se, sulla Legge per la NON Auto Sufficienza, fortemente voluta dalla Cisl, non ci sono i finanziamenti?
  • La lotta all’evasione fiscale che è stata la battaglia fondamentale della Cisl negli ultimi venti anni, oltre 100 miliardi che servirebbero per garantire i servizi sociali primari nel nostro Paese e cioè sanità e scuola, è sparita dal radar del gruppo dirigente Cisl. Nella primavera del 2023, Cgil-Cisl-Uil, unitariamente e dopo una campagna di assemblee nei luoghi di lavoro e tra i pensionati hanno presentato una piattaforma che la Cisl, con le posizioni assunte sulla Legge di Bilancio odierna, sta disattendo.

Sicuramente Cgil e Uil hanno le loro responsabilità ma noi siamo Cislini iscritti e simpatizzanti e ci rivolgiamo al nostro gruppo dirigente a cui chiediamo coerenza, autonomia, libertà di pensiero dentro la Cisl e nessuna subordinazione politica a qualsiasi governo. Lo diciamo guardando i fatti e le dichiarazioni della Cisl in merito ai temi di attualità. Lo spirito critico ma costruttivo, la capacità di riflettere e analizzare i problemi che ha sempre caratterizzato la Cisl si è defilato come si è allentato il rapporto con gli Iscritti che passa solo più attraverso i Servizi di Caf e Patronato mentre è molto allentato il rapporto politico-sindacale.

Lo dimostra il fatto che, alla fine, comunque il Governo ci “coccola” ma non otteniamo risultati.

Occorre uscire da questa impasse del gruppo dirigente della Cisl: forse lo sciopero generale di Cgil-Uil era evitabile proponendo assemblee unitarie per spostare verso la solidarietà l’opinione di tanti lavoratori attratti dalle politiche neo-corporative del governo.

Resta comunque necessario manifestare, la Cisl scelga le modalità, affinché questa manovra di bilancio sia migliorata per davvero. Inoltre è opportuno che la Cisl riprenda a fare circolare aria pulita nelle sue stanze dando spazio alle idee che possono portare nuova linfa e migliorare, continuamente, la nostra Cisl.>>

Un gruppo di Pensionati della Cisl di Torino Torino, Novembre 2024

Link correlati sul grave problema ‘ndrangheta

https://sindacalmente.org/content/infiltrazione-ndrangheta-nel-sindacato/

https://www.avvisopubblico.it/home/ndrangheta-in-piemonte-grande-partecipazione-a-carmagnola-per-il-primo-incontro-della-rassegna-la-mafia-uccide-il-silenzio-pure

https://www.quotidianopiemontese.it/2024/03/21/storie-di-ndrangheta-in-piemonte-dal-processo-betulla-alla-maxi-operazione-minotauro/

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