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BANCHE ARMATE E WARFARE – riconversione – spending review

“Banche armate” è la campagna ideata fin dal 1996 dalle riviste Missione Oggi, Nigrizia, e Mosaico di Pace, per mettere in luce l’intreccio tra gli istituti di credito, il finanziamento alla costruzione di nuovi armamenti ed il traffico di armi. In questo settore non c’è credit crunch, stratta creditizia. Ai primi posti Bnp Paribas, Deutsche Bank, tra le italiane spicca Unicredit. E’ un problema ben presente nelle associazioni che da nni si battono per un mondo diverso dove la politica sostituisca la guerra e la politica venga affiancata da milizie armate in grado di snaturare qualsiasi rivolta sociale.

Molte di queste associazioni sono animate da cattolici impegnati ma questi problemi sono stati ignorati negli appuntamenti per un rinnovato impegno dei cattolici, i seminari benedetti dai vertici vaticani di Todi 1 e Todi 2. Eppure l’acquisto di nuovi armamenti richiede l’impegno di risorse consistenti: per il programma dei 90 F-35 s’impegnano circa 13 miliardi, quasi un punto di Pil.

La modernità liberale di Silvio Berlusconi e la modernità progressista di Mario Monti su questo punto sembra che convergano come analisi e decisioni. Il Centro Sinistra di Pier Luigi Bersani è messo sotto pressione dall’alleato principale Nichi Vendola. Il M5S e la lista “Rivoluzione civile “ di Ingroia chiedono drastici tagli alle spese militari per armamenti di attacco per indirizzare ad obiettivi di sviluppo di altra occupazione che salvaguardi in primo luogo la riconversione ( commesse di strumentazione per utilizzo civile) di chi oggi costruisce sistemi militari per l’offesa ( vedi ad esempio Alenia e Finmeccanica).

I programmi elettorali dei partiti politici vanno misurati sula loro capacità di ridurre la spesa militare e di proporre politiche industriali per la riconversione produttiva. Il Canada ha già rinunciato a 60 F-35. La Germania sta decidendo che non può permettersi tali acquisti, Berlino punta tutto sull'Eurofighter costruito in Europa, mentre la Francia produce in proprio, Danimarca e Olanda pensano ad una sospensione del programma per vederci chiaro. Anche l’Inghilterra  riduce i propri acquisti.

Interviste, programmi televisivi, gli showman dimenticano spesso queste cose.

Diamo una sveglia, per come possiamo.

Proponiamo alcuni articoli ben utili per approfondire questo importante argomento.

1 – Dal welfare al warfare così lo Stato s’indebita Daniele Martini su Il Fatto Qutidiano 13-1-13

   – Pallottole e conti correnti Salvatore Cannavò su Il Fatto Quotidiano 13-1-13

   – Fucili ai Libia Via Malta di Chiara Daina su Il Fatto Quotidiano del 13-1-13

2 – Supercaccia F-35, per l’Italia non è tempo di sprechi GGiacomo Migoni su L’Unità del 30-11-12

3 – F-35, spending review, regali ai militari G.Marcon su www.sbilanciamoci.info  11-12-12

4 – Il Canadà rinuncia agli F-35, altri paesi pure G.Stabile La Stampa 12-12-12

Allegato:
piu_warfare_meno_walfare.pdf
supercaccia_f-35_migone.doc
f35_regali_ai_militari_marcon.doc
il_canada_rinuncia_agli_f-35.doc

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