23 MILIONI DI DISOCCUPATI -Documento dei 25 – Europa &economia – 1/2/12
Piano per la crescita, l’Europa ci riprova.L’Europa non è solo rigore e stretti vincoli di bilancio. Di fronte alla recessione ormai alle porte e ai 23 milioni di disoccupati, i leader europei che si sono riuniti a Bruxelles hanno provato a «metterci la faccia», per usare un’espressione di Mario Monti, e lanciare un nuovo Patto per la crescita. Un primo passo è stato fatto. I fondi strutturali non spesi potrebbero trasformarsi in investimenti per i Paesi più in difficoltà. Venticinque paesi europei hanno approvato le regole del Fiscal compact. Il percorso di riduzione del debito già previsto dall'Italia è in grado di rispettarle. Le ultime aste dei titoli di stato (Bot, Btp) di fine gennaio confermano che i rendimenti e gli spread si stanno ridimensionando: in modo più marcato quelli a breve,fino a tre anni. Per i Bot ad un anno “copre” l’affidabilità del governo Monti, per quelli fino a tre anni c’è la garanzia della liquidità che la Bce ha consentito alle banche con l’emissione di prestiti al tasso dell’1%. Tutto ciò non può far dimenticare quanto sia ancora aleatoria l’azione di contrasto alla speculazione più avida verso i titoli che garantiscono i debiti sovrani degli stati membri della Eu.
Alleghiamo il testo integrale della Dichiarazione sottoscritta il 30 gennaio 2012 dai 25 membri del Consiglio Europeo che è stata considerata positiva per i paragrafi che sono dedicati alla crescita, per dare prospettive agli oltre 23 milioni di disoccupati in Europa. Per ridurre la disoccupazione giovanile, in particolare, il documento propone più azioni:
• intensificando gli sforzi per promuovere la prima esperienza lavorativa dei giovani e la loro partecipazione al mercato del lavoro: l’obiettivo dovrebbe essere che entro alcuni mesi dal completamento del percorso scolastico i giovani ricevano un’offerta qualitativamente buona di occupazione, proseguimento degli studi, apprendistato o tirocinio;
• accrescendo in maniera sostanziale il numero di apprendistati e tirocini per assicurare che essi rappresentino opportunità reali per i giovani, in cooperazione con le parti sociali e, ove possibile, integrati nei programmi di istruzione;
• rinnovando gli sforzi per avviare i giovani che abbandonano prematuramente la scuola a una formazione;
• sfruttando appieno il portale della mobilità professionale EURES per facilitare collocamenti transfrontalieri di giovani; aprendo ulteriormente i settori protetti attraverso l’eliminazione di restrizioni ingiustificate ai servizi professionali e al settore del commercio al dettaglio.
Allegati
- Il testo integrale del documento votato da 25 paesi membri della Eu
- la proposta Barroso
- Euopa Democrazia di F.Astengo
Allegato:
dichiarazione_job_and_growth_30-1-12.pdf
la_proposta_barroso.doc
europa_democrazia_astengo.doc
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