E LA CHIAMANO ECONOMIA – F.Gesualdi – prima la conosciamo, prima la cambiamo –
“Prima la conosciamo, prima la cambiamo” e la rubrica della Rivista Missioni Consolata (Torino) affidata a Francesco Gesualdi, che nel 2018 ha pubblicato una serie di articoli che ora sono stati raccolti nel testo “E la chiamano economia”. E’ stato un allievo di Don Lorenzo Milani a Barbiana nel Mugello, partecipando alla stesura del libro “Lettera a un professoressa”. La pubblicazione (vedi allegato) è suddivisa nei seguenti capitoli:
- Il mercante e i suoi precetti
- Dal protezionismo alle multinazionali
- Imprese Unite d’Europa
- Il dilemma della moneta
- L’austerità neoliberista
- Prestiti e ricatti
- La vera storia del debito italiano
- In un mondo di debiti, tra crescita e austerità
- Vento antieuropeista? Un’altra Europa è possibile
- L’economia soffocata dalla finanza
Nota biografica – Nato nel 1949 nei pressi di Foggia, Francesco Gesualdi giunge a Barbiana (Firenze) nel 1956.
Qui è allievo di don Lorenzo Milani fino al 1967, anno della sua morte. Assieme a lui partecipa alla stesura di «Lettera a una professoressa», probabilmente uno tra i più celebri libri di pedagogia. Suo fratello Michele è morto il 18 gennaio 2018 dopo aver scritto una lettera contro l’accanimento terapeutico chiedendo leggi più compassionevoli verso il dolore e le malattie incurabili.
Francesco, dopo aver completato la formazione economica, fa l’insegnante e poi, per due anni, il volontario in Bangladesh.
Nel 1982 pubblica «Economia: conoscere per scegliere», un testo di divulgazione economica destinato agli esclusi dalla lettura. Nel 1983 si trasferisce a Vecchiano (Pisa) per vivere un’esperienza semicomunitaria con altre famiglie decise a praticare concretamente la solidarietà. All’interno di questa iniziativa nasce il «Centro nuovo modello di sviluppo (www.cnms.it).
Francesco Gesualdi è autore di molti libri, tutti aventi l’obiettivo di smontare pezzo per pezzo il sistema economico attuale e proporre un’alternativa di vita non soltanto sostenibile ma anche felice.
Il filo conduttore degli articoli scritti nel 2018 riguarda i cambiamenti economici e politici indotti dalla globalizzazione. La stessa Unione Europea nasce come risposta alle nuove esigenze delle imprese (ma non dei suoi cittadini). Per questo molti contributi parlano dell'Europa e delle tante tematiche che ogni persona dovrebbe conoscere per poter scegliere, agire e votare in maniera consapevole.
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