IL BRASILE CHE RESISTE E LULA LIBERO – il “come” viene prima del “quando” – tre articoli –
Il Brasile che resiste a Bolsonaro. Tre articoli su Il Manifesto del 2 ottobre “scattano” una fotografia sul Brasile di Bolsonaro e sul futuro dell’opposizione e di Ignacio Lula che potrebbe già ora lasciare il carcere in semilibertà, ma sceglie diversamente. L’attuale governo è un incubo, soprattutto per gli indios e per l’Amazzonia, che ci riporta ai tempi della morte di Chico Mendes, alla gravità di quel momento tragico. Al potere c’è un gruppo di fascisti, che hanno una larga maggioranza e attaccano i diritti, gli insegnanti e l’ambiente. Larghi settori della popolazione si stanno risvegliando, ma ci vorrà ancora tempo. Intervista a Jorge Viana, membro del Pt, ex presidente del Senato, che ha trasformatogli ideali di "florestania" in politiche nazionali. L’ex presidente Lula ha diritto al regime di semilibertà, ma non vuole che sia firmato da chi lo ha incastrato. In carcere a Curitiba da un anno e mezzo, ha le idee chiarissime: «Non scambio la mia dignità con la mia libertà», ha scritto in una lettera aperta divulgata tramite l’avvocato Cristiano Zanin. «Voglio che sappiano che non accetto di mercanteggiare la mia libertà e i miei diritti». E allo scrittore Paulo Coelho, che gli aveva inviato un messaggio di solidarietà, l’ex presidente ha ribadito: «Non accetterò favori da chi ha lasciato il paese in balìa della menzogna. La verità vincerà. È questo che toghe loro il sonno».
In allegato i tre articoli
- Il migliore avversario di Bolsonaro? Lui e la sua famiglia di Angelo Ferracuti Il Manifesto
- Lula libero, ma ora il «come» viene pima del «quando» di Claudia Fanti Il Manifesto
- Università del Capitale e lotta rivoluzionaria di Angelo D’Orsi Il Manifesto
Allegato:
il_miglior_avversario_di_bolsonaro_ferracuti.doc
lula_libero_come_e_quando_fanti.doc
universita_del_capitale_e_lotta_rivoluzionaria_dorsi.doc
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