AUTO ELETTRICA SFIDA vs CINA E IN CINA – Wolksvagen piano di 46 mild e nuovi tagli organci –
Su Il Sole 24 ore sono stati pubblicati di recente più articoli per fare il punto sulla rivoluzione industriale che è iniziata con l’auto elettrica e un futuro diverso della mobilità, rivoluzione che si prospetta a “a beneficio dei grandi gruppi di Pechino” (v.allegato) con una sfida competitiva con la Cina e in Cina..e consitenti tagli all'occupazione come annucia Wolksvagen che investe 46 mild.
Il gruppo Wolkswagen ha deciso un grande piano di investimenti, 46 miliardi di euro per l’intero gruppo nel prossimo triennio, di cui 30 solo per il marchio Vw e le sue controllate. Volkswagen prepara l’introduzione di una gamma di vetture esclusivamente elettriche denominata I.D. che rappresenta la terza era del brand di Wolfsburg dopo il Maggiolinoe la Golf. Il primo modello (di classe media) sarà lanciato quest’anno, La famiglia sarà completata da suv, crossover, berline e minivan. Volkswagen. Il più grande produttore automobilistico al mondo ha le economie di scala per affrontare la transizione senza grandi acquisizioni. Dovrà però superare le resistenze del sindacato e dell’azionista pubblico, preoccupati per i posti di lavoro. (v.allegato)
Il nuovo Ceo Herbert Diess presentando il bilancio 2018 e i piani di sviluppo, ha dichiarato che il gruppo Wv (12 marchi, 122 fabbriche e 660mila dipendenti in tutto il mondo) avrà sul mercato 70 modelli alimentati da batterie a ioni di litio. Venti modelli in più rispetto al piano precedente per centrare due anni dopo un obiettivo ambizioso: l’auto elettrica dovrà generare il 40% del fatturato da vendite. Sono 46 miliardi gli investimenti previsti. Ha anche annunciato che saranno necessari nuovi 7.700 tagli occupazionali in aggiunta ai 30mila concordati in un piano precedente attraverso prepensionamenti e parziale blocco del turnover in alcune funzioni.
Come hanno fatto notare ricercatori e esperti dell’auto elettrica, basta sollevare il cofano per rendersi conto che questa nuova tipologia di veicoli richiede meno ingranaggi e componenti del motore tradizionale con un risparmio del 20-30% di manodopera.
BMW – DAIMLER nel segno di quello che in Germania sta montando in molti settori come fosse un motto nazionale, «l'unione fa la forza», hanno annunciato nei giorni scorsi una piattaforma tecnologica comune per sviluppare la guida autonoma, l'anticamera di una joint venture sull'auto elettrica. Bmw e Daimler riconoscono così il cambiamento epocale in corso, puntando non più solo sull'auto di proprietà ma su tutta la mobilità, car sharing, noleggio di motorini e biciclette. qualsiasi mezzo di trasporto anche pubblico. (v. allegato)
FCA balla da sola? Pensa davvero all’auto elettrica dopo aver venduto il gioiello Magneti Marelli produttore di batterie, il cuore del motore elettrico? Gli investimenti per Mirafiori sono credibili stante gli annunci passati? L’era Marchionne non ha mai puntato sull’auto elettrica e ora gli alti produttori sono molto avanti e si “mettono insieme”. Marley è convincente per Mirafiori? Dall’incasso per la vendita della Marelli a Calsonic Kansel (v.allegato) è stata staccata una maxi cedola di 2 miliardi per gli agli azionisti, già beneficiati per anni dal rialzo del titolo. Marley promette e assicura sull’auto elettrica a Torino, sicuro nell’impresa pur dichiarando che Fca preferisce.…ballare da sola.
Il sindacato? Il cartello del Sì ci crede, la Fim più di tutti e ripone fiducia in Marley …e anch’essa balla da sola. Più che autonoma la Fim appare autartica: troppo sicura di sé e poco propensa al confronto unitario sia in categoria sia in Cisl; eppure si parla di rivoluzione industriale, di un nuovo modo d’intendere la mobilità che tanto ha trasformato la vita e la società nel secolo scorso. Nell'articolo "Allarme auto elettrica" di M.Sciullo, su La Repubblica, sia il Presidente dell'Amma torinese, Giorgio Marsiaj , sia Claudio Chiarle, seg. gen. Fim Torinese e Canavese, sottolineano che l'auto elettrica è un'opportunità ma sono necessarie gradualità e strutture di accompagnamento ( es. rete per batterie) altrmenti "ci si può far male". Appunto: a maggior ragione serve un gran dibattitto intercategoriale nel sindacato e con i cittadini nelle città!
Ma molto può cambiare a fronte dei forti tagli all’occupazione, per quanto nuova, come certifica l’imponente piano industriale della Wolksvagen, che la rivoluzione dell’auto elettrica comporta.
Allegato:
una_rivoluzione_a_beneficio_della_cina_cianflone_sole.doc
bmw-daimler_concorrenti_e_alleati_bufacchi_sole.doc
volkswagen_spinge_sullelettrico_70_modelli_al_2028.doc
auto_elettrica_la_sfida_con_e_in_cina_geroni_sole.doc
fca_corre_da_sola_cedola_di_2mld_manley.doc
allarme_auto_elettrica_marsiaj_sciullo_rep.pdf
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