ACCORDO CONFEDERALE UNITARIO – relazioni industriali – stop ai contratti pirata – è svolta! –
Accordo tra Confindustria e Sindacati (unitari) su relazioni industriali, rappresentanza, indirizzi per rinnovi contrattuali. Un fatto importante. La firma è prevista il 9 marzo,dopo l'approvazione degli organismi nazionali. Il Sole ha dedicato editoriali e due pagine di commenti (v.allegati). Anche L'Avvenire ha dato la prima pagina, altri media solo notizie all'interno, La Stampa a pag.16. La svolta di Verona della Confindustria e la tenuta unitaria di Cisl,Cgil,Uil sui contenuti sono stati decisivi. Per la prima volta è richiesta la verifica della rappresentatività delle associazioni datoriali.
Significativo l’editoriale di Alberto Orioli “La rivincita delle parti sociali sulle parole della politica” alla vigilia del voto del 4 marzo di una delle peggiori e frazionistiche campagne elettorali. Si legge “In tempi di chimere sovraniste, un’intesa tra imprese e sindacati sull’esercizio di una sovranità micro come quella contrattuale è un segnale che la politica non può non cogliere. Dalle parti sociali arriva tutt’altro che uno scarto centrifugo, ma un accordo razionale, capace di guardare lontano, oltre le fazioni, oltre gli interessi delle singole sigle per dare una stabilità di fondo alle correnti e agli inevitabili conflitti prodotti dall’evoluzione economica.
È un tentativo di ridisegnare le relazioni industriali, per loro natura in perenne evoluzione legate come sono alle innovazioni produttive oltre che sociali. È uno sforzo per evitare la giungla della concorrenza sleale sui salari, per scommettere sulla produttività e sull’aumento del reddito disponibile oltre che sulla riduzione delle diseguaglianze; è un modo per dare corpo al nuovo welfare aziendale senza che si traduca soltanto in forme di baratto senza salario; soprattutto delinea la volontà di fissare finalmente quelle regole del gioco della rappresentanza per misurare i veri rapporti di forza tre le parti. Se ne parla da 30 anni, ma mai come adesso è emerso l’orientamento congiunto di dare certezze al sistema del chi-rappresenta-chi con una legge che renda applicabili erga omnes gli accordi.(…) aprire l’allegato
Porre un argine, un perentorio alt ai contratti pirata (privi di rappresentanza reale) che hanno fatto esplodere a 868 il numero di Contratti Nazionali registrati dal Cnel, affermare unitariamente che anche le associazioni datoriali dovranno misurare il proprio peso è un grande passo in avanti per le relazioni industriali. Ora, recependo questo accordo unitario, può essere praticabile il percorso per una norma legislativa che estenda “erga omnes” gli accordi sottoscritti rispettando i criteri di rappresentatività definiti.
Ci sono rischi che questo importante accordo unitario rimanga in gran parte una “dichiarazione d’intenti”, come già avvenuto per altre dichiarazioni programmatiche nel nostro paese? Certamente, al riguardo è utile per sollecitare il senso critico al fine di scongiurae tale rischio atavico, leggere il commento, alquanto scettico, pubblicato sul sito il9Marzo (v.allegato).
Per rimanere nel campo e delle materie definite nell’accordo del 28 febbraio, è indispensabile che fin d’ora si pensi a contrastare gli azzeccagarbugli e quelle parti di “burocrazia frenante” che hanno già ostacolato la raccolta dei dati sulla rappresentatività sindacale definita nell’accordo unitario del 2014, praticamente inapplicato.
L’accordo del 28 febbraio indica un ruolo primario del Cnel e dell’Inps per costruire un’anagrafe certificata della rappresentatività delle parti negoziali, a questo si deve aggiungere un diverso operare del grande apparato del pieno tempo sindacale (svariate migliaia di segretari ) nonché delle rappresentanze elettive aziendali (Rsu, alcune decine di migliaia) perché dopo aver discusso, fatto proprio il nuovo Accordo unitario confederale, "suonino la sveglia" alle tante aziende che non inoltrano, all’Inps e al Cnel, i dati relativi alla rappresentatività e alla contrattazione.
Per saperne di più consigliamo la lettura dei 11 allegati e delle dichiarazioni di Annamaria Furlan, Susanna Camusso e Carmelo Barbagallo.
Allegato:
accordo-confindustria-28-02-18.pdf
la_rivincita_delle_parti_sociali_sulla_politica_orioli.doc
rappresentanza_alt_agli_accordi_pirata_pogliotti-tucci.doc
comunicato_cgil_camusso.doc
comunicato_cisl_furlan.doc
comunicato_uil_barbagallo.doc
il_patto_per_la_fabbrica_e_la_produttivita_castronovo.doc
il_9_marzo_commento_allaccordo.doc
riforma_contratti_piu_produttivita_e_welfare_pogliotti_tucci.doc
accordo_confindustria_-sindacati_pogliotti.doc
vince_chi_partecipa_riccardi_avvenire.doc
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