A PROPOSITO DI BUONA SCUOLA – G.Montanari – tra tecnologia e empatia comunicativa –

"La buona scuola ha necessità di inseguire la tecnologia… oppure, sul modello pedagogico di don Milani, ha bisogno solo di empatia comunicativa, credibilità e forza didattica?". Questo il dilemma  dibattuto nell'articolo di Marco Gallizioli "La buona scuola vo cercando" su Rocca del 1° dicembre 2014. L'autore, insegnante di lettere in un istituto tecnico turistico veneto, da una parte osserva che il più delle volte gli studenti sono più aggiornati dei loro insegnanti per quanto riguarda le nuove tecniche di comunicazione, e quindi è necessario che su questo terreno i docenti si aggiornino, tenendo conto però che "tranne in rari casi, noi adulti siamo di gran lunga più lenti e più incapaci della maggioranza dei nostri allievi nell'uso degli strumenti informatici e tecnologici e, per quanto ci si possa aggiornare, risulteremo sempre inadeguati ai loro occhi".

Dall'altra l'autore crede che la "buona scuola" dovrebbe anche insegnare a demistificare la moltitudine di messaggi che arrivano dalla rete e stordiscono la mente. Un altro argomento molto condivisibile dell'articolo riguarda il dubbio circa l'opportunità dell'inserimento dell'inglese non solo come disciplina di studio, ma anche come strumento linguistico usato, secondo i Clil (Content and Language Integrated Learning), da insegnanti non di inglese per alcune discipline tecniche, da quest'anno obbligatorio nell'ultimo anno degli istituti tecnici. Forse prima bisognerebbe verificare da una parte la preparazione dei docenti  in merito e dall'altra la conoscenza della lingua italiana da parte degli studenti.

Su questo tema Marco Gallizioli ritorna nell'articolo su Rocca del 1° gennaio 2015 intitolato "l'insostenibile depressione del docente", dove è delineato un quadro vivace, anche divertente se non fosse tragico, della condizione attuale degli insegnanti, molti caduti in standby emozionale, per varie ragioni: la precarietà istituzionale, la delegittimazione sociale, la rottura dell'alleanza docenti-genitori; il ciclo si chiude quando il docente precipita nell'autocommiserazione. Come docente di lettere si preoccupa della scarsa padronanza dell'italiano degli studenti, della grammatica che, come insegnata oggi, diventa uno strumento inutile, del lessico povero e "strattonato" degli adolescenti.

Accanto a queste riflessioni sul campo, alleghiamo un documento scaturito dal Forum Istruzione e Formazione PD Torino, che suggerisce 13 raccomandazioni riferite al documento ministeriale "La Buona Scuola", raccomandazioni che mettono l'accento su temi cruciali e esigenze da non trascurare, relative a risorse finanziare per la scuola,  stabilizzazione dei precari, future forme di reclutamento, organici d'Istituto, progressione di carriera, formazione in servizio, rinnovamento degli organi collegiale, scuola e lavoro. 

Allegati

  • L'insostenibile depressione del docente di M.Gallizioli   Rocca 1-1-2015
  • Tredici raccomandazione  del Forum Formazione Pd Torino

 

Allegato:
la_depressione_del_docente_gallizioli.doc
raccomandazioni_forum_scuola.doc

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