LA FED FRENA – M.De Cecco -austerità e money-

Ben Bernanke, capo della Fed, la banca centrale degli Usa, poco prima della scadenza del suo incarico (che non verrà rinnovato), ha lanciato una bombetta a orologeria, invertendo la politica di tassi di interesse bassi o nulli (inaugurata dal suo predecessore Greenspan), che aveva sostenuto lo sviluppo economico americano. Marcello De Cecco ne analizza le motivazioni e le implicazioni, e vale la pena di leggerlo, perché non è una questione solo monetaria ma incide sull'economia reale, e non è solo una questione americana ma ha ripercussioni immediate sull'Europa.

 

Si possono sottolineare due aspetti. Il primo: Bernanke, come altri "banchieri centrali" (a partire da Draghi), fa politica reale, buona o cattiva che sia, e polemizza contro i politici (nel suo caso, Obama), che invece non la fanno, paralizzati da compromessi, bilanciamenti di potere, ecc. Il secondo: i possibili effetti di rallentamento sull'economia Usa produrranno probabilmente ulteriori effetti recessivi sull'Europa – non a caso le Borse hanno reagito subito con un calo.

 

Allegato

  • L’addio di Bernanke l’uomo dei tassi zero, lascia l’America risanata a metà  M.De Cecco

 

Allegato:
laddio_di_bernanke_de_cecco.doc

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