PENSIERI SU SINDACI – M.Dellacqua – hinterland torinese
Sindaci a Nichelino ed a None. NIchelino (To). Il Sindaco uscente Catizone e il Sindaco aspirante Fattori tappezzano la città con manifesti che augurano buone feste e miglior 2013 a tutti. In quel nido di colombe capaci di azzannare le vipere che è il Pd nichelinese sono volati i ceffoni sotto l'albero. Auguri.
None (To). Di ritorno dal Natale in Calabria, l'ultima polemica fra Sindaco e Comitato genitori sui lavori di manutenzione a scuola mi sembra un ennesimo segno di impoverimento provinciale della politica. Secondo me, ha ragione chi come il Direttore del Mondo chiede ai genitori di insegnare ai figli l'educazione, che non contempla il diritto di sporcare dappertutto e di trovare sempre tutto pulito.
E sono anche convinto che abbia ragione il Sindaco quando dichiara all'Eco del Chisone che tutti gli interventi sarebbero stati comunque eseguiti “categoricamente” a prescindere “dalla raccolta firme e dall'interessamento del CoGeNo”. Ma dall'Ufficio Tecnico arriva invece l'assicurazione che “segnalazioni” e “comunicazioni” di semplici cittadini sono sempre ben accolte e prese in considerazione.
Resta da capire come mai le medesime segnalazioni perdono valore quando rappresentate da un'istanza collettiva come un Comitato (uffa un altro Comitato, direbbe l'ultima fortunata creazione pornografica del Direttore del Mondo).
Sì, come mai il singolo riceve un ben venga e un Comitato un vade retro? E' ovvio. Per il Sindaco e il suo ambiente, ogni segno di vita associata nata fuori dal suo patrocinio è severamente monitorato e lestamente stigmatizzato perchè di lì verrebbero solo spot elettorali ostili all'attuale compagine di maggioranza. Tradotto il messaggio in italiano: cittadini attenti, vi parlano di scuola e di ambiente, ma i furbacchioni vogliono solo i vostri voti. Sottinteso: noi no, noi inauguriamo con il panettone persino i sensi unici…per il bene comune, non per scopi “meramente elettorali”.
Secondo me, non è giusto mettere in cattiva luce e liquidare le forme collettive di partecipazione dei cittadini. Se uno vuole presentarsi alla competizione elettorale, fa benissimo e anzi ha il dovere di elaborare e discutere alla luce del sole le sue idee in materia di scuola, povertà, ambiente, urbanistica, viabilità, lavoro e sport. E di che ci dovremmo occupare? Di filatelia e di giardinaggio? Il Sindaco non ci dovrebbe lasciare solo la libertà di scegliere tra silenzio e applauso. Gli altri hanno anche ragioni o torti da discutere con reciproco vantaggio, non sono per forza sempre portatori di “strumentalizzazioni”, di “polemiche inutili e sterili” o funzionali ai soliti spot elettorali.
Non proprio tutti accettano di rinunciare ad esercitare il loro diritto-dovere di contribuire alla vita democratica. Le competizioni elettorali non sono una vergogna da nascondere. Sono una manifestazione di libertà da rispettare e da valorizzare.
Una nota dalla Calabria dove sono stato per le festavità di fine anno. Santa Sofia d’Epiro (Cs) La grande insegna che sormontava l'ingresso della sezione “Aldo Moro” del Partito Popolare Italiano non è stata sostituita né dalla Margherita né dal simbolo successivo del Pd e nessuno ha avvertito la dolorosa dignità di rimuoverla. In compenso, da un'altra parte compare la fiammeggiante targa nerazzurra dell'InterClub. La sottostante scritta “dal 2010” esibisce con orgoglio l'anno di fondazione, quasi fosse una bottiglia di Barolo.
Mario Dellacqua
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