“PORCATE” E SPUGNA IN COMMISSIONE BILANCIO – scheda – 4/9/11

Alcune "porcate" sono passate con il voto della maggioranza alla Commissione Bilancio del Senato. Se ne sono accorti anche i mercati: lo spread Bund-Bond vola sopra i 370 punti, un segno di aperta sfiducia per la credibilità del governo. Ora il testo del decreto, da Martedì 6 settembre, è al dibattito in aula al Senato.  La maggioranza governativa si è resa protagonista di due clamorosi ed inaccettabili colpi di spugna:  la cancellazione del principio che la legge è modificabile da Parlamento e non in azienda e nel nel territorio da parte delle aziende e sindacati, s’incrina e si aggira la tutela contro i licenziamento ingiustificati ( art.18 dello Statuto dei Lavoratori ); poi, sono state sbiancate le dichiarazioni dei redditi da mettere on line, cioè senza nominativi, ed inoltre i conti correnti e i rapporti finanziari non dovranno essere più indicati nella dichiarazione dei redditi. In commissione Bilancio è stato, infatti, approvato un sub-emendamento della maggioranza che fa marcia indietro sull’obbligo appena introdotto da un emendamento del Governo controfirmato dal relatore Antonio Azzollini. Una presa per i fondelli.

 

Modifiche che fanno insorgere la Cgil. Per il leader del sindacato di Corso d’Italia Susanna Camusso "si cancella la Costituzione" nel tentativo di "distruggere l’autonomia del sindacato". “Il governo – prosegue Camusso – sconfitto sulle pensioni vuole ora distruggere l’autonomia e l’autorevolezza del sindacato" .

 

Così come per le pensioni, i segretari di Cisl e Uil, anche questa volta non si accorgono di quello che sta succedendo e parlano d’altro.

 

Susanna Camusso ha così stigmatizzato le possibilità di deroghe all’articolo 18 dello Statuto "si cancella la Costituzione" nel tentativo di "distruggere l’autonomia del sindacato".

 

Cisl e Uil? Raffaele & Luigi, non si accorgono di questo attentato, dichiarano soddisfazione perché tutto ciò significa “ aumentare il potere negoziale sindacale”. Se questo è il punto meglio ridurlo! Ben diverse le reazioni del Segretario Nazionale della Fim Farina sulle deroghe all’art.18 e della Uilm che chiede lo stralcio dell’articolo 8.

 

Non sorprende invece l’imprimatur sul provvedimento del Ministro Sacconi, che pochi giorni fa a al Seminario Nazionale delle Acli è sbottato con “ quei bastardi anni ‘70”, gli anni che hanno sancito diritti universali per i lavoratori (Statuto) e per tutti i cittadini ( pensioni, scuola e servizio nazionale della sanità. Questa volta ha così chiosato “ non ha senso parlare di libertà di licenziare, la nuova norma contiene utilissimi elementi per la più certa interpretazione delle rilevanti novità previste dalla manovra relativamente alla capacita dei contratti aziendali e territoriali".

 

In allegato

1 – le dichiarazioni di Susanna Camusso su www.rassegna.it

2 – l’intervista di Raffaele Bonanni a La Stampa del 5-9-11

2 – la scheda delle modifiche al decreto approvate dalla Commissione Bilancio del Senato in discussione da Martedì 6 settembre in aula al Senato

 

Allegato:
La scheda delle modifiche_Commissione Bilancio.doc
Dichiarazioni di Susanna Camusso_ 4-9-11.doc
Una novità inopportuna_Bonanni.pdf

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