FIAT-CHRYSLER ALLA CONTRATTAZIONE – globalmondo & sindacato – 27/7/11
In un clima tutt’altro che sereno, a causa del rischio default del bilancio USA paventato da Obama, prendono il via i colloqui per il rinnovo dei contratti nel settore auto negli Usa, che riguardano le tre big (GMotors, Ford e Fiat-Chysler). Contrattazioni che mai come quest’anno avranno ripercussioni globali. La UAW, con il suo presidente Bob King, dovrà affrontare non comuni conflitti d’interessi essendo anche socio di Sergio Marchionne con una quota del 46% ( fondo pensioni trasformato in azioni). Conquiste del Lavoro ha dedicato due pagine all’evento. Alleghiamo l’intervista alla Professoressa De Luca, quella di Bruno Vitali responsabile nazionale della Fim-Cisl per l’auto ed un articolo sulla situazione politica in Usa.
Sono in Tunisia e il computer dell’Hotel funziona a sbalzi ed è lento. Pertanto due osservazioni veloci agli articoli pubblicati da Conquiste rinviando un contributo più ampio la prossima settimana.
Le informazioni di Conquiste sono utili ma parziali. Purtroppo la trattativa per la UAW si presenta come un vero percorso ad ostacoli molto accidentati. Due esempi tra i molti. La situazione contrattuale delle tre big di Detroit si presenta differente su questioni essenziali. Ford non ha fatto nel recente passato concessioni simili a quelle di GM e Chrysler. Non solo perchè non era sull’orlo della bancarotta ma anche per l’opposizione della base. Ford ha già annunciato che richiederà il medesimo trattamento soprattutto riguardante la clausola antisciopero e il salario d’ingresso.
Sul fronte GM e Chrysler King ha annunciato che intende chiedere il ritorno di concessioni fatte in passato. Rivendicazione molto sentita dalla base.
Naturalmente le due case non hanno intenzione di fare ciò forti non solo delle clausole anti sciopero ma soprattutto del clima politico e nei media che circonda la trattativa, non certo simpatizzante per il sindacato.
Secondo grosso ostacolo è la borsa di NY. Perchè ? Le società di rating annuncia il Wall Street Journal attendono l’inizio della trattativa per "giudicare le tre big ". Se la UAW sarà "poco responsabile" cioè chiederà restituzioni o non concede , il rating puo’ abbassarsi, con tutte le conseguenze tra cui una svalutazione delle azioni. La UAW detiene una bella % d’azioni della Chrysler da cui dipendono benefits imporatanti. La Ford ha distribuito aumenti di merito sotto forma d’azioni ( è stata denunciata dal sindacato per violazione di contratto ).
Quindi se cade la borsa è un bel problema per la UAW. Un vero incubo. Infine se si alza il costo del lavoro si allarga il differenziale con i traspants non sindacalizzati.
Ultima osservazione. Una delle richieste è l’estensione di una clausola contenuta nel contratto GM. L’impegno ad investimenti oltre il periodo contrattuale. Nel caso GM ha voluto dire il rientro di produzioni dall’estero. Per la Chrysler che potrebbe significare ?
In quanto alla confronto tra stabilimenti. Non si riesce a farlo in nordamerica ?!
Arrivederci
T.F
PS Qui c’è un clima elettrico e non mancano i problemi. In Tunisia ci sono centinaia di migliaia di libici. E’ un problema ma nessuno protesta o ne approfitta politicamente. Se confrontate le dichiarazioni di politici e media con quelli italiani avete un’idea di come può essere considerato e visto il nostro paese .