E’ UN’ONDA LUNGA DI PARTECIPAZIONE – redazione – politica 15/6/11

La voglia di partecipare è ora un’onda lunga, le formiche della partecipazione e della democrazia hanno lavorato sodo. I risultati sono andati al di là di ogni più rosea previsione. Gli effetti sono tutti in fieri.  Anche il moderato quotidiano dei vescovi, L’Avvenire titola il suo editoriale con un eloquente “La macchina delle sberle”. Scrive Marco Tarquinio «L’immagine delle "sberle" può anche sembrare forte, ma è la stessa che da settimane affiora nei commenti e nelle (poche) autocritiche di tre successivi dopo-voto. E forte è soprattutto la realtà che fotografa e segnala. Nelle urne ma – prima ancora – nei circuiti associativi e nei circoli formali e informali, nei passa-parola di piazza e di internet, si è messa in moto una vera e propria "macchina delle sberle”». Le manifestazioni di chiusura dei promotori del Referendum, con tanto di concerto, avevano fatto plof, poca gente. Dove erano finiti quei giovani ben visibili e presenti nella difficile campagna elettorale? Qualche commento fiducioso del giorno dopo (Sabato 11 giugno) parafrasò a rovescio quel celebre e pungente detto di Pietro Nenni “piazze piene, urne vuote”. Ci ha azzeccato! Un bel rovello ora per la sinistra e le forze riformatrici con l’inedito “Piazze vuote e urne piene”. Ma è stato così? Forse no, il fatto è che nell’era del web.2 e di twitter le piazze piene ci sono state ma sono state quelle virtuali, anziché ascoltare  musica piacevole in piazza tanti giovani erano in rete, su Internet a lanciare i loro messaggi di partecipazione e di sostegno al Sì. Qualcosa di simile era già avvenuto per il ballottaggio a Milano per reagire alle accuse false contro Pisapia. Qualcosa di simile è avvenuto nelle grandi rivolte nel Nord Africa. Un’onda lunga con molti giovani che si ribellano, che partecipano con i nuovi strumenti, volano con Internet. E chi per lunghi anni, non più giovani, a masticato amaro nell’impegno ora torna a sorridere ritrovando nuova lena e fiducia.

I leader massimi del centro-destra, della Cisl e della Uil hanno considerato inutile questo Referendum , dichiarando che non avrebbero votato hanno “consigliato” i loro seguaci in modo ben diverso dai comunicati ufficiali che annunciavano “libertà di scelta”. E’ andata diversamente e ben dovrebbero riflettere per cambiare registro sulla considerazione che hanno della partecipazione. I sondaggisti fanno sapere che un elettore su due della Lega si è recato a votare e 1 su cinque quello del popolo berlusconiano.

In questa prima rassegna trovate più editoriali che analizzano la straordinaria vittoria referendaria, abbiamo tralasciato, per ora,  quelli di chi aveva puntato al fallimento del quorum. Ritenendoli, oggi, inutili. Per l’appunto.

 

In allegato

  • Web e ironia la sinistra che ride_Ceccarelli
  • Tv sconfitta da Twitter
  • Senza padri nobili_Gramellini
  • Ora serve un progetto forte_Calabresi
  • Massa critica_Rangeri
  • La primavera dei giovani_Romagnoli
  • La macchina delle sberle_Tarquinio
  • Il flauto magico spezzato_Mauro
  • Un pifferaio sommerso dalla valanga di Sì_Clericetti
  • Primavera elettorale prime riflessioni_Astengo

 

 

Allegato:
Web e ironia la sinistra che ride_Ceccarelli.doc
TV sconfitta da Twitter.doc
Senza padri nobili_Gramellini.doc
Ora serve un progetto forte_Calabresi.doc
Massa critica_Rangeri.doc
La primavera dei giovani_Romagnoli.doc
La macchina delle sberle_Tarquinio.doc
Il flauto magico spezzato_Mauro.doc
Un pifferaio sommerso da una valanga di Sì_Clericetti.doc
Primavera elettorale prime riflessioni_Astengo.doc

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