E’ prezioso il giornalismo d’inchiesta, ma diventa sempre più raro. Si cita sempre la necessità di trasparenza ma si rimane nel vago. Così per sapere come stanno veramente le cose bravi e coraggiosi giornalisti si fanno assumere, ad esempio, come lavoratori per indagare sul lavoro in nero oppure diventano simpatizzanti o iscritti di un partito, di un movimento giovanile come caso dell’inchiesta di Fanpage, https://www.fanpage.it/ che di seguito documentiamo.

Il fatto Backstair, l’unità investigativa di Fanpage.it, è riuscita ad inserire una giornalista – che si è dichiarata vicina alle idee meloniane, tra le fila del movimento giovanile di Fratelli d’Italia, che ha filmato e registrato riunioni e manifestazioni, raccolte nel video inchiesta Gioventù Meloniana, mandato in onda da Formigli su La 7. Sono scoppiate polemiche e Giorgia Meloni dopo un ennesimo attacco alla libertà di stampa, a poi corretto il tiro.

Il video inchiesta – Saluti romani, inni al Duce e “Sieg heil”: dentro Gioventù nazionale, il movimento giovanile di Fratelli d’Italia.- potete vederlo con questo link oppure aprire l’allegato https://www.fanpage.it/politica/saluti-romani-inni-al-duce-e-sieg-heil-dentro-gioventu-nazionale-il-movimento-giovanile-di-fratelli-ditalia/

Nota – Sieg Heil! (“Salve vittoria!”) era uno slogan nazista molto comune; veniva ripetuto solitamente tre volte durante i comizi, specialmente dopo i discorsi di Hitler.

Ilario Lombardo su la Stampa del 29-6-24 inzia così il suo commento << Nella notte di Bruxelles, Giorgia Meloni ha posto una domanda infervorata ai giornalisti tirando in ballo direttamente il Quirinale. «È consentito da oggi infiltrarsi in un partito politico e riprenderne segretamente le riunioni? Lo chiedo a lei – dice rivolta all’inviato, ndr – ai partiti politici, al presidente della Repubblica». C’è, dunque, un destinatario in particolare nella domanda piena di sottintesi che Meloni rivolge alle telecamere, quando per la prima volta risponde sull’inchiesta di Fanpage che ha svelato i sogghigni antisemiti, le derive razziste, le nostalgie fasciste di Gioventù nazionale, il movimento giovanile di Fratelli d’Italia. Ma perché la presidente del Consiglio si rivolge a Sergio Mattarella?..>> per proseguire aprire l’allegato

Francesca Sforza, in “La libertà di stampa non si discute” , su La Stampa 29-6-24, scrive << Definire “metodo da regime” l’inchiesta di Fanpage.it che ha scoperchiato il verminaio della formazione giovanile di Fratelli d’Italia significa implicitamente ammettere che sarebbe stato meglio se non fosse venuto fuori. Se è vero infatti, come ha dichiarato Giorgia Meloni l’altra sera al termine del Consiglio europeo, che «i sentimenti razzisti, antisemiti o nostalgici sono incompatibili con Fratelli d’Italia» allora si sarebbe dovuto salutare con tutti altri toni il fatto che quell’incompatibilità sia stata apertamente e ripetutamente rinnegata.>> per proseguire aprire l’allegato.

Zita Dazzi su La Repubblica 30-6-24 evidenzia la ferma denuncia e il grande timore della senatrice Liliana Segre “Si approfitta del potere grande della destra e non ci si vergogna di nulla.  Dovrò essere cacciata dal mio paese come già è successo una volta?” (…) Promette Giovanni Donzelli, responsabile organizzativo di FdI «Ascolteremo stasera, come anche nelle occasioni passate, con la massima attenzione e il massimo rispetto le parole della senatrice Segre – Sono sempre un monito per tutti gli orientamenti politici. La senatrice Segre quando si riflette sul pericoloso germe dell’antisemitismo è un simbolo di tutta la Nazione. Un simbolo che deve essere rispettato da tutti senza polemiche e senza strumentalizzazioni». Per proseguire aprire l’allegato.

All’interno del partito Fratelli d’Italia hanno certamente avuto un peso le parole e le valutazioni espresse pubblicamente con interviste da GianFranco Fini e Alessandro Giuli.

Il protagonista della svolta di Fiuggi (1995) ha detto ” ..“Siamo nel 2024 e questa non è ideologia marcia, nostalgia, ma ignoranza diffusa. Ragazzi, parliamoci con sincerità: come si fa, anche solo a pensare di scherzare, a dire e fare certe cose? Su una questione come l’olocausto e i totalitarismi in generale del Novecento certe reazioni sono semplicemente indice di ignoranza. Un delirio idiota”.(…) Oscenità impensabili. Giorgia Meloni deve fare di tutto per estirpare quel virus…Casi isolati però serve un’azione pedagogica….Magari proiettare più volte Schindler’s list, far leggere Il Diario di Anna Frank, meditare sulla testimonianza della senatrice Segre e chiedere loro di vergognarsi». 

Alessandro Giuli, presidente del Maxxi, giornalista e saggista (recentissimo il suo «Gramsci è vivo», Rizzoli). Sabato 29 su La7 ha definito pozzanghere che vanno asciugate al sole le sequenze delle riunioni di Gioventù nazionale svelate da Fanpage, col loro armamentario razzista, antisemita e filonazista. Ha dichiarato che Giorgia Meloni “dovrebbe rinunciare al 2% di voti e fare pulizia della fascisteria”. E su Segre che si chiede se dovrà lasciare di nuovo l’Italia ha detto «Ma Liliana Segre è l’Italia, rappresenta l’identità del nostro Paese composta grazie anche all’immenso apporto della cultura ebraica alla nostra storia, basti pensare da ultimo al Risorgimento e all’unità d’Italia».

La risposta del direttore di Fanpage, Francesco Cancellato alle contestazioni di Giorgia Meloni su inchieste-infiltrazioni-libertà di stampa è stata questa: “Se un partito politico spia un giornale, quello è regime. Se un giornale fa un’inchiesta su un partito politico, quella si chiama democrazia”». —

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