Vincono Biden-Harris ma il trumpismo è ben vivo!
La vittoria elettorale di Joe Biden e Kamala Harris è un grande evento per tutti i democratici e i progressisti americani e del mondo. Da vento alle ali della speranza per un cammino diverso dagli ultimi anni. Per rilanciare il confronto e la ricerca di unità. Per debellare la pandemia, per risollevare la crescita, per rispondere alla sfida strategica di Cina e Russia con un nuove relazioni multilaterali. Biden non si nutre di iperboli, ma queste prime ore di transizione hanno fatto capire che cosa lasciamo e che cosa ci aspetta. Di certo la fine di un incubo e un certo sollievo.
Ma per Biden non sarà facile riuscire nell’impresa perché da un lato la sconfitta di Trump non è certo la sconfitta del trumpismo – 71 milioni di voti raccolti, smentendo i sondaggi – indicano che il sostegno popolare è ancora assai forte. L’entità del verdetto elettorale è nell’imponenza dei numeri: il record di 160 milioni di votanti (circa il 67% di affluenza), il più alto registrato negli ultimi 120 anni, nel 2016 avevano votato 137 milioni.
Anche le preferenze per un candidato (oltre 74 milioni) sono senza precedenti – superiori anche a quelle ottenute da Barack Obama nel 2008 – descrivono il valore di un referendum che ha avuto in palio l’identità stessa della nazione. Secondo una stima redatta da US Elections Project, oltre 101 milioni di elettori hanno votato prima quest’anno a causa della pandemia di coronavirus, ricorrendo o al voto postale (più di 65 milioni) o a quello anticipato (quasi 36 milioni).
I numeri finali e i flussi elettorali spiegheranno in modo più esauriente come Joe Biden ha costruito la sua strategia elettorale e come è riuscito a riconquistare quell’elettorato middle class che era andato verso Trump nel 2016, voti decisivi nel Mid-West – Michigan, Wisconsin e Pennsylvania.
Si tratta di differenze per il vincitore assai contenute (a volte inferiori al 1% su 7-8 milioni di voti), come altrettanto ristretti erano stati i margini a favore di Trump, quattro anni fa.
Non c’è stata la “valanga blu”, non c’è stata una rivoluzione nell’opinione pubblica, ci sono stati oltre 13 milioni che sono ritornati al voto, c’è stato il voto delle donne che ha fortemente contribuito a fare la differenza a favore di Biden_Kamara. Il numero finale dei grandi elettori dirà anche quanto grande è stata la vittoria – nel 2016, con 306 grandi elettori, la campagna elettorale di Trump disse “valanga”.
Alleghiamo alcuni articoli
- Gli editoriali, del giorno dopo l’annuncio della vittoria di Biden, di Maurizio Molinari “L’antidoto al populismo” e di Massimo Giannini “ Il 25 aprile dell’America e del mondo” che sottolinea “…Lo scrivo, anche a costo di apparire un nostalgico delle ideologie del Novecento: questo 3 novembre, come dimostrano i caroselli spontanei per le strade di New York e delle altre grandi città, è il 25 aprile d’America…
- L’articolo “La normalità, ovvero l’importanza di chiamarsi Joe” di Guido Molteno su Il Manifesto
- Romano Prodi in “ Affrontare i problemi e le paure della classe media”, su La Stampa, sottolinea che Trump ha avuto un’enormità di voti in più rispetto all’elezione precedente. Significa che lui porta avanti qualcosa di profondo che sta dentro l’anima americana
- Il voto americano analizzato in sei grafici di Massimo Taddei su www.lavoce.info
- Il reportage “Decidono le donne” di Davide Mamone su L’Espresso e l’ articolo di Gabriele Romagnolli “Harris e le altre donne” su La Repubblica
- Cos’è stato e cosa rimane del trumpismo? Claudio Cerasa, direttore de Il Foglio, scrive l’editoriale “Il dopo Trump e tutti i pozzi avvelenati in quattro anni di dibattito pubblico intossicato. Lezioni per il mondo dal rigetto americano”
- Chi è Kamara Harris nella descrizione di Romagnolli e Semprini .
L’audio-video del discorso di Kamala Harris ” La democrazia non è una cosa garantita per sempre”, può essere ascoltato a questo link http://www.rainews.it/dl/rainews/media/Il-video-del-discorso-di-Kamala-Harris-avete-votato-per-speranza-unita-dignita-scienza-e-verita-ecdc5ebc-0ecb-4dd5-9e82-3cbaa6dfbdaf.html
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