QUELL’EROICA SCONFITTA – minatori inglesi – Thacther vs Scargill –
Quando il 3 marzo 1985 la dirigenza del Num ( sindacato dei minatori inglesi) delibera con 98 voti a 91 la fine dello sciopero, quei “musi neri”, ormai estenuati e malincuore, decidono di tornare nei pozzi, accompagnati però dalle fanfare e dai gonfaloni sindacali. Memori dell’umiliante rientro patito dai loro padri e nonni nel 1926, imploranti una riassunzione. Entrano a testa alta, fieri di quel loro orgoglio operaio, così tipicamente British , consci di aver scritto comunque una memorabile pagina di storia. Nell’unica maniera che era stata loro concessa: quella di chi si oppone, finanche col proprio corpo, a quanti hanno deliberato la desertificazione della sua comunità, della sua storia individuale e collettiva.
Così si chiude la ricostruzione (vedi allegato) di quella lunghissima lotta fatta che in questi giorni è stata riproposta su rassegna.it per ricordare uno dei memorabili scontri tra Margaret Thacther ed il sindacato.
Fu un’eroica sconfitta e come tale non venne in seguito sufficientemente analizzata criticamente dalla parte soccombente, in quanto eroica. Come in genere avviene in casi simili, come è avvenuto più volte in Italia. Quello dei minatori inglesi fu il più lungo sciopero di massa dell’Occidente dai tempi della Prima guerra mondiale: un anno esatto fra il marzo ’84 e quello dell’85. Allora, cronisti raccontarono di molti consigli locali contrari allo sciopero ad oltranza, dell’opposizione ferrea ad un referendum nazionale da parte dell’indiscusso segretario generale dei minatori Scargill.. Poco si approfondì se le miniere inglesi fossero ancora competitive rispetto alla concorrenza internazionale oppure reggessero grazie ad un robusto sostegno statale che la Lady di Ferro non voleva più concedere. Scargill fu accusato di mandare allo sbaraglio i minatori e nel contempo, da altri, venne osannato come esempio di epica resistenza al liberismo capitalista. Servirebbe certamente riprendere la discussione su quella drammatica lotta per gli insegnamenti che si potrebbero trarre per quanto l’evoluzione-involuzione della globalizzazione produce in Europa, in Italia nel mondo.
Allegato:
minatori_vs_thatcher.doc
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