NON SIAMO EROI – Vvf Cgil – chiediamo più tutele, mezzi e stipendi adeguati – come Vvf europei –
Dopo il disastro di Genova – Lettera dei Vigili del Fuoco (Fp Cgil Vvf) “non ci piace essere definiti eroi,lavoriamo in condizioni difficili, grazie per il vostro impegno. Tra poco si spegneranno i riflettori, ma noi continueremo comunque a chiedere diritti e investimenti per l'organico". Nella parte centrale la lettera così prosegue:facciamo il nostro lavoro con grande dedizione, passione, attitudine. Sappiamo che il nostro mestiere è il sogno di ogni bambino, siamo i più amati dagli italiani, ineguagliabili, insostituibili.
Alla Fp Cgil Vvf piace gli #UniciNellaTutela, con convinzione, perché siamo certi che nessun altro corpo dello Stato lavora nelle condizioni e negli scenari i cui lavorano i Vigili del fuoco.
Siamo convinti che chiedere l’equiparazione ad altri corpi dello Stato è un errore oltre ad essere molto limitativo.
Stipendi adeguati al mestiere che facciamo, al rischio che corriamo, alla pari dei Vigili del fuoco europei, maggiori investimenti per raggiungere una dotazione organica di almeno 40.000 unità, per rinnovare il parco automezzi, migliorare le dotazioni individuali di protezione e ripristinare le attrezzature. Queste sono solo alcune delle richieste che quotidianamente avanziamo nei confronti della politica e del governo.
Chiediamo una assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, che riconosca le malattie professionali e l’Inail: potrebbe essere la risposta che attendiamo da tempo; chiediamo maggiori tutele in caso di incidente procurato o danni a terzi. Troppo spesso le lavoratrici e i lavoratori sono costretti a pagare i danni causati nel corso di un intervento o durante attività formative, di mantenimento o retraining. La tutela legale non sempre viene garantita e il personale si trova costretta ad anticipare le spese e in completa solitudine davanti al giudice, con l’amministrazione che rimane fuori da ogni procedimento. È necessario trovare soluzioni.
Inoltre, il nostro mestiere è pericoloso non solo per le prestazioni richieste, ma anche per il nostro inconscio; estrarre vittime ci segna dentro e ci logora, siamo convinti che sia giunto il momento di prevedere il supporto psicologico al personale coinvolto non a spot ma come regola è prassi e che sia uguale in tutto il territorio nazionale.(..) per proseguire aprire l’allegato
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