LA RIVOLTA DI TRIPOLI – T.Ferigo – globalmondo 21/8/11

Ho seguito insieme ad un amico tunisino i servizi della TV araba Al Jazeera e alcuni blog arabi su quanto sta succedendo a Tripoli. Ecco una sintesi.All’alba di Domenica ,giovani ribelli libici ripresi da Al Jazeera  , urlavano dentro le telecamere “ Tripoli è nelle nostre mani. Nelle mani del movimento 17 Febbraio”. Seguivano i nomi dei quartieri sotto il controllo dei ribelli.

I vari esperti (?) che prevedevano un lungo, faticoso avvicinamento dei ribelli dalla regione montuosa ad Ovest di Tripoli e da Misurata verso la capitale, escludendo la possibilità di una sollevazione, sovrastimando il consenso a Gheddafi , sottovalutando la mancanza di munizioni e di petrolio , la demoralizzazione delle forze di sicurezza, le diserzioni e la fuga di mercenari in Tunisia, la distruzione di armi pesanti da parte della NATO, sono , per fortuna stati smentiti.

 

Quanto sta succedendo a Tripoli, con masse di giovani che stanno creando il proprio mito rivoluzionario, è la cosa migliore che potesse capitare. Invece di essere “liberati” dall’esterno da ribelli arrivati dalla Cirenaica o da tribù berbere, Tripoli entra nella seconda Repubblica libica rivoltandosi , affermando di essere parte delle forze che stanno facendo cadere Gheddafi. Non ci sarà divisione tra Est e Ovest e la speranza di un Governo di unità nazionale prende consistenza. Vi ricordate le previsioni di Frattini , le stupidaggini di Berlusconi a proposito di emirati  e gli ultimatum di Maroni ?

Significativamente Tunisia, ove sono certo la soddisfazione è grande, ed Egitto hanno subito riconosciuto il TNC con sede a Bengasi come il Governo legittimo. Forse sta davvero nascendo un nuovo Mahgreb.

 

A Tripoli operava da tempo una rete clandestina, violentemente repressa dai servizi di sicurezza nel Marzo scorso. Stando alle notizie di Al Jazeera e a diversi blog arabi, la decisione di scendere in piazza è stata decisa dopo l’annuncio che l’esercito si era ritirato dalle due città non lontane da Tripoli di Zawiya e Zlitan. E’ periodo di Ramadan , la gente di Tripoli digiuna durante il giorno e si riunisce per la cena dopo il tramonto del sole. Ed è a quest’ora che i minareti diffondono la voce dei muezzin, “ Allahu Akbar”, ( Allah è grande ). E’ stato il segnale della rivolta, come era avvenuto in Iran per il movimento verde nel 2009.

 

I quartieri operai dell’Est sono stati i primi. Parecchi giovani in armi, segno che non mancavano i collegamenti con l’esterno. Ci sono stati scontri a fuoco. Un testimone oculare ha detto per telefono a Al jazeera che a Tajoura , un quartiere a pochi Km da Tripoli, erano stati arrestati parecchie centinaia di agenti delle forze di sicurezza. Gheddafi nella mattinata di Domenica ha rilasciato una dichiarazione alla Radio, “ la gente bacia il mio ritratto e gli agitatori sono topi topi agenti dell’imperialismo francese”.

 

Ad un certo punto un corrispondente arabo della TV del Qatar è stato capace di mettersi sulla frequenza delle forze di sicurezza e si sentivano le voci di capi militari che si dichiaravano impossibilitati a fermare l’avanzata dei rivoltosi per mancanza di munizioni e benzina.

 

Sempre nella mattinata di Domenica ribelli dalle montagne nella regione occidentale hanno iniziato a scendere verso Tripoli. Nella serata la guardia presidenziale si è arresa e Gheddafi ha proposto un cessate il fuoco.

 

E’ chiaro che la rivolta Libica è entrata nella fase finale. Inizierà anche per la Libia la transizione piena di problemi e di incognite. C’è solo da augurarsi che gli esperti siano ancora una volta smentiti ( pulizie etniche, vendette di massa, islamisti fondamentalisti…) e che la speranza dei giovani non venga tradita. Certo se aspettavano i nostri …

 

T.F

 

PS: verso sera c’è stata su sky una dichiarazione dell’On. Crosetto, sotto segretario alla difesa. E’ probabile , stando al nulla da lui espresso, che l’Onorevole creda che la Libia sia vicino a Cuneo o nei paraggi. Comunque per chi ne dubitasse se Gheddafi cade è tutto merito del Governo italiano !

 
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