L’UNITA’ SINDACALE PAGA – Accordo per IntesaSanpaolo – occupazione e orari

L’unità sindacale al tavolo dei negoziati paga sempre, sia per contenere i "danni" quando si è in condizione di grande debolezza, sia quando si ha forza per negziare come nel caso di BancaIntesaSanpaolo.  E’ la constatazione su quanto avvenuto che ha indotto la Direzione a far dietro-front sull'iniziale intenzione di non voler confermare 1.300 apprendisti. Cosa ha negoziato in cambio il sindacato per  questo importante risultato senza dover aprire il tradizionale rubinetto degli “esuberi”?  L'accordo è per un verso inatteso considerando la  situazione di contesto: l’Abi (Associazione Bancaria Italiana) prevede 35mila esuberi nel settore; sono in corso pesanti piani di ristrutturazione di Monte dei Paschi e della Popolare di Milano; i bilanci aziendali sono in tensione. Tra i diversi punti interessanti dell'accordo spicca quello della riduzione d’orario (da 4 a 6 giorni) a seconda delle categorie, dirigenti compresi, nel triennio 2013-15 e l’estensione dell’orario di sportello dalle 8 alle 20 ( dal lunedì al venerdì) ed al sabato mattina applicando il contratto nazionale. La maggior produttività è finalmente ricercata con una riduzione dell’orario ( seppur contenuta) anziché erroneamente con gli straordinari, e poi con giovani e nuova professionalità.

E’ un accordo che potrebbe ben servire come riferimento per molte altre situazioni in cui si abusa dell’utilizzo degli ammortizzatori per anticipare l’uscita del lavoro in modo soft.

Per saperne di più leggi l’articolo allegato.

 

Allegato:
solidarieta_in_banca_conquiste_del_lavoro_24-10-12.pdf

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