DESTRA E SINISTRA VIVE E VEGETE – F.Barca – politica
Fabrizio Barca non ha avuto gran spazio nel governo Monti ma continua alacremente la sua attività di ministro della coesione territoriale, nonostante l’avvio della campagna elettorale e punta a concludere in tempo record il concorso per selezionare 300 giovani funzionari pubblici ( su 16.000 domande) che si occuperanno della ricostruzione dell’Aquila. Ha cercato di cambiare molto in fatto di progetti finanziati dall’Ue. Intervistato da Bianca Di Giovanni per L'Unità ha detto che: «Sinistra e destra non esistono? La differenza è viva e vegeta. Chi la nega non vuole cambiare le cose». Proseguendo «Chi dice che non c’è differenza tra le due parti, o racconta un mondo monistico in cui esiste una sola soluzione ai problemi, in verità non vuole cambiare le cose e vuole favorire solo una parte, con il convincimento di possedere una soluzione tanto superiore alle altre da voler abolire il pluralismo. In verità il bene comune si raggiunge soltanto con il pluralismo, e come dice Amartya Sen, anche con un confronto acceso. Non esistono cose che vanno bene per tutti, ma cose che vanno più bene di altre. Dare più peso all’inclusione sociale piuttosto che alla crescita, o meglio pensare che non c’è crescita senza inclusione è di sinistra. Credere che il servizio sanitario debba essere universale, dunque anche per i ricchi che riescono ad avere pressione e quindi a migliorarlo, è di sinistra. L’idea invece che la sanità pubblica debba essere riservata ai poveri e che i ricchi pagano, mostra un’idea di Stato pauperistico, e non di Stato strumento per riequilibrare gli squilibri sociali».
Allegato
- Il testo completo dell’intervista al ministro Fabrizio Barca di Bianca Di Giovanni
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