CONTRATTO AUTO USA: TRATTATIVE IN STALLO: T.Ferigo 30/8

la UAW ( sindacato americano dell’Auto ) e le tre big di Detroit: Ford,GM e Chrysler. Improbabile una chiusura per il 14 Settembre scadenza del contratto . Trattative arenate sul salario d’ingresso, complicate dalle differenze tra le tre multinazionali e qualche "intemperanza della base".

mso-ansi-language:IT”> In un discorso tenuto Lunedì 29  presso il Club economico di Detroit, il presidente della UAW, B. King, ha gettato acqua sul fuoco degli ottimisti che prevedevano una conclusione per la metà di Settembre. “ Nessuno sa quando finiremo” ha detto King, pur dichiarandosi ottimista. La stampa di Detroit è comunque preoccupata e scrive di “ disastro” nel caso in cui si dovesse arrivare alla dichiarazione di sciopero alla Ford, l’unica delle tre multinazionali in cui non operi la clausola di limitazione dello sciopero, o al ricorso all’arbitrato vincolante in GM e Chrysler.

Quindi in Ford poche assunzioni a salario dimezzato. Molto meno che in GM e soprattutto in Crysler e perdipiù si puo (ipoteticamente ) scioperare.

La UAW si trova nel mezzo di un fuoco incrociato. La Ford chiede pari trattamento con le altre due multinazionali. GM vincola la riduzione di salario per nuovi assunti come condizione per investimenti in nuovi impianti per la produzione di piccole vetture in USA, vedi stabilimento Orion a Detroit. Questione controversa. La GM non produce vetture di bassa gamma in USA dagli anni 80,non riuscendo a competere in questo settore con i produttori asiatici ,ma tenta di reinserirsi di fronte alla crescente domanda di auto di piccole dimensioni. Punta molto sul contenuto tecnologico delle vetture e sul prezzo. Lo scambio con la UAW sarebbe meno salario e nuova organizzazione della produzione. Una specie di nuovo Saturno per piccole vetture.

la UAW possa contrattare con la Ford condizioni simili a quelle già concesse , in tempo di crisi verticale, con Chrysler e GM. Ma..se si tien conto che quest’ultima ha largamente utilizzato il salario di ingresso ( vedi articolo su costo del lavoro nell’auto USA su sindacalmente ) e che una riduzione di questa possibilità sarebbe vista come un “ pericoloso ritorno al passato “ ( articoli sulla stampa USA) ai danni di “chi paga le tasse”, si comprendono le difficoltà della trattativa. Al di la dei formalismi e delle dichiarazioni di rispetto reciproco ,azienda e sindacato si trovano di fronte ad un conflitto, difficile da redimere.

la FIAT non ritiene, per il momento, conveniente assorbire il pacchetto azionario  del fondo pensioni. Con sindacati coinvolti massicciamente nell’azionariato… si tratta meglio ! Partecipano.

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 .F

 

 

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