Il Corriere della Sera “punta la Fiom” per i suoi ripetuti No e negli ultimi giorni di dicembre ha affondato la critica. Nell’editoriale del 29 dicembre Angelo Panebianco sostiene che esiste una culura conservatrice di sinistra, la stessa che anima l’opposizione della Fiom all’accordo di Mirafiori ed il voto contrario del PD alla riforma Gemini per l’università. Dario Davico scrive un pungente articolo per dimostrare che la retorica di sinistra non difende la fabbrica nell’era della globalizzazione. Pietro Ichino riprende le sue proposte per sollecitare la definizione di norme che tutelino il pluralismo ed il dissenso sindacale ma non consentano alle minoranze di osteggiare accordi che ricevono il consenso maggioritario dei lavoratori e dei sindacati.
Sono tre articoli che ben illustrano quali siano gli argomenti per identificare i ”conservatori di sinistra”. E’ bene leggerli attentamente perchè contengono per un verso scomode verità per chi contesta, per l’altro gravi omissioni se si confrontano con quanto sottolineano Luciano Gallino nella sua intervista rilasciata il 31 dicembre a Liberazione e Pierfranco Pellizzetti su Il Fatto Quotidiano.
Allegati
- I conservatori di sinistra di Angelo Panebianco 29 dic Corsera
- La retorica che non difende la fabbrica di Dario Di Vico 30 dic
- L’errore di stare fermi di Pietro Ichino 30 dic Corsera
- Fiat: una rivoluzione al contrario di Luciano Gallino 31 dic Liberazione
- Perchè io sto con la Fiom di Pierfranco Pellizzetti Il Fatto Quotidiano
Allegato:
I conservatori di sinistra_Panebianco.doc
La retorica che non difende la fabbrica_Di Vico.doc
L’errore di restare fermi_Ichino.doc
Intervista a Luciano Gallino_31-12-10.doc
Perché io sto con la Fiom_Pellizzetti.doc
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