CIALTRONERIE BERLUSCONIANE – M.Dellacqua – leggi razziali e buon fascismo

Le odierne dichiarazioni di Berlusconi sulle ridotte responsabilità del fascismo sono l'ennesima conferma delle attitudini autoritarie dell'ex presidente del Consiglio. Per l'uomo di Mediaset una società ordinata è costituita da bonari ceti privilegiati e proprietari disposti alla beneficenza illuminata. Le virtù delle classi subalterne si misurano dalla spontaneità con la quale tendono i polsi ai vincoli e sono ammirate, specialmente se accettano la loro condizione con stoica disciplina e senza invidia.

Quando le classi subalterne rivendicano una più giusta ripartizione della ricchezza prodotta, compiono un atto blasfemo che turba l'armonia sociale ed obbligano i Mussolini di tutti i tempi e di tutti gli spazi ad usare la mano pesante per ripristinare l'equilibrio sconvolto.

Siamo in attesa di conoscere le cose buone del Mussolini ai suoi primi passi: l'interventismo? il proposito di fucilare nella schiena, dico fucilare”, i deputati contrari alla guerra perchè sensibili alle riserve del "cagoia" giolittiano? La pianificazione del delitto Matteotti? I treni che viaggiavano in orario, la bonifica delle paludi pontine, i viaggi popolari, il patronato scolastico, la disciplina e l'educazione militare nella scuola? Ogni regime dittatoriale cerca le basi del suo consenso popolare e gli alpini che Mussolini voleva mandare a crepare ventenni in Russia, dovevano partire senza scarponi, ma entusiasti e convinti di vincere, non smadonnando ad alta voce contro il duce.

Berlusconi assolve poi, assieme a Mussolini, i gerarchi che approvarono l'alleanza con la Germania, perchè con il più forte si viene a patti e i prepotenti si abbracciano con la viltà del servilismo, non con la dignità della ribellione. Berlusconi non ha mai sentito parlare dello spirito di Monaco che aprì la strada in Europa al dilagare del nazismo? Poichè il cavaliere di Arcore non può tuttavia separarsi dai sentimenti ancora ben vivi dei figli e dei nipoti delle vittime del nazifascismo, specie a ridosso di una prova elettorale, cerca di blandirli con l'innocua condanna delle leggi razziali. Tutto il resto dell'orribile impalcatura è però approvata o assolta.

Nel suo eloquio, il leader del centrodestra usa espressioni tipo "il governo di allora"…"da parte nostra”. Mentre mostra di aver introiettato un'identificazione “naturale” fra popolo italiano e regime fascista, aggiunge che “ci fu una connivenza non del tutto consapevole". Le leggi razziali sono dunque presentate come una conseguenza obbligata dell'alleanza con i tedeschi, non come una scelta deliberata del fascismo. Il fascismo era complice dello sterminio…..ma a sua insaputa. Incredibile cialtroneria.

Il leader del Pdl, senza del quale il Pdl non esisterebbe per entusiasta ammissione dell'on. Angelino Alfano, è non solo offensivo, ma pericoloso per la democrazia. Dovremmo tutti sentirci chiamati ad una ribellione tranquilla, ferma, visibile.

Mario Dellacqua

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