CANCELLATA P.ZZA TAHRIR – A.Sofri – un nuovo rais per un vecchio ponte –
Adriano Sofri in “Cancellata Piazza Tahrir” su La Repubblica, prende spunto dalla recente sentenza che decreta un non luogo a procedere per Mubarak, i suoi figli e i suoi collaboratori, per l’uccisione di centinaia di manifestanti nel 2011, per fare alcune considerazioni sul ruolo centrale dell’Egitto – e ora quello del nuovo raìs, Abdel Fattah al Sisi – come ponte tra il mondo occidentale e quello arabo.
La vicenda egiziana offre una spettacolosa versione in quattro tempi della circolarità della storia: c’è il regime trentennale di Mubarak, trasformato di fatto in una monarchia; c’è la ribellione popolare, sospinta da un’impetuosa voglia di libertà e repressa sanguinosamente, ma forte abbastanza da rovesciare la dinastia di Mubarak; c’è il radicato partito islamista dei Fratelli Musulmani, che si era tenuto in disparte dalla rivolta aspettando l’occasione per far pesare la propria organizzazione e violenza, e prevale nelle elezioni e conquista il governo; c’è l’esercito, da sempre una società a sé nella società egiziana, titolare della forza armata e dei finanziamenti internazionali, che approfitta dell’insofferenza popolare contro l’inetto e triviale governo di Mohamed Morsi e dei Fratelli musulmani, e riporta le cose al punto di partenza, presentandosi come il garante della stabilizzazione contro l’insopportabile emergenza (…).
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- Cancellata Piazza Tahrir Adriano Sofri La Repubblica 30-11-14
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