BIORAFFINERIA DI CRESCENTINO – benzina verde – industria&ricerca-
Benzina verdissima non da piante commestibili. Dopo cinque anni di ricerca e diciotto mesi di cantiere la bioraffineria di Crescentino (Vercelli) è all’ultimo giro di collaudi per poi spalancare l’ultima novità del domani energetico: per la prima volta un impianto industriale produrrà combustibile dagli scarti dei campi, dalle canne da fosso, dalle ramaglie di bosco. La famiglia Ghisolfi ( petrolieri) ha impegnato in questa impresa di ricerca applicata all’industria 300 milioni, 200 ricercatori per cinque anni nei laboratori di Rivalta Scrivia. Si apre una seconda generazione di biocarburanti che non utilizza piante destinate all’alimentazione. I combustibili di origine vegetale erano in grande crisi affogati da un mare di critiche per le distorsioni prodotte sui mercati dei prodotti alimentari ( prezzi). Le piante utilizzate dalla bioraffineria di Crescentino crescono con poca acqua ed in terreni marginali.
Per saperne di più leggi l’allegato, pubblicato sul supplemento del sabato (Donna) de La Repubblica.
Allegato:
biocarburanti_nuova_storia_1.pdf
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