ALTRE DUE AGENDE – 10 saggi – memorandum per parlamentari –
Cosa scrivono i 10 esperti di Napolitano. Sono state presentate le relazioni conclusive dei due “gruppi di lavoro” nominati da Giorgio Napolitano il 30 marzo scorso. Altre due Agende: una per le proposte economiche e una per le riforme istituzionali. La Relazione del gruppo di lavoro in materia economica, sociale ed europea è suddivisa in quattro capitoli e un’Appendice statistica in fascicolo separato. Questi i capitoli: 1) Introduzione; 2 ) le emergenze del presente, le opportunità del futuro, le scelte; 3) Arrestare la recessione, avviare la ripresa; 4) Agire sui presupposti di uno sviluppo equo e sostenibile. Sono 18 i sottocapitoli ( 8 nel quarto capitolo).Nella maggior parte sono indirizzi generici da seguire, pochi i casi dettagliati. Per nessuna proposta è specificato dove sarebbe possibile reperire le risorse per finanziarla.
La Relazione Finale del Gruppo di Lavoro sulle riforme istituzionali è divisa in sei capitoli e una Appendice. Questi i titoli: 1)Diritti dei cittadini e partecipazione democratica; 2 Del metodo per le riforme costituzionali; 3) Parlamento e Governo; 4) Rapporto Stato-Regioni; 5) Amministrazione della Giustizia; 6) Regole per l’attività politica e il suo finanziamento. I sottocapitoli sono 25.
Non tutte le conclusioni sono state prese all’unanimità: nelle note si specifica qualche volta che uno dei quattro componenti non è d’accordo con una proposta specifica, il che accade una decina volte. Queste notarelle a piè di pagina mettono in dubbio la validità dell’intera operazione, se un gruppo di quattro saggi su riforme condivise non riesce a formulare una proposta comune sui principali temi non è di grande utilità. Le I partiti ed il Parlamento riprendono da dove si erano lasciati.
Comunque nelle due Agende ci sono cose molto utili come ad esempio il superamento del bicameralismo perfetto con una drastica riduzione dei parlamentari riduzione dei parlamentari (480 deputati e 120 senatori).
Per il funzionamento del Parlamento propone il divieto dei maxi emendamenti che hanno snaturato il modo di legiferare. Con il dissenso di Valerio Onidasi ( a pag.16) troviamo la proposta di divieto di costituire gruppi parlamentari diversi dai quali si è stati eletti (l’unica possibilità è quella di confluire nel gruppo misto). Una soluzione simile a quella del parlamento tedesco che consentirebbe di salvaguardare l’art.47 della Costituzione ( il parlamentare non ha vincolo di mandato) e sbarrare la strada a molti “voltagabbana”.
Sulla legge elettorale invece il documento dice solo che quella attuale va cambiata e che bisogna reintrodurre “la scelta degli eletti da parte dei cittadini”. Sul come cambiarla, il documento si limita ad elencare tutte le varie possibilità, dicendo che il sistema francese è più adatto al semipresidenzialismo, mentre per un governo parlamentare si potrebbe usare un sistema come quello spagnolo o tedesco, o persino il vecchio Mattarellum (la legge elettorale in vigore fino al 2005) con qualche modifica.
Per ora ci fermiamo qui, invitandovi alla lettura – abbastanza agevole – delle due Agende..
Allegato:
relazione_riforme_istituzionali_12-4-13.pdf
agenda_possibile_economia-sociale_12-4-13.pdf
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