HARAKIRI CONFEDERALE? – rompere la macchina del silenzio – per difendere la Cisl –
Harakiri confederale? La Segreteria Confederale Cisl ha versato contributi su imponibili non riconosciuti ai fini previdenziali. Possibile con tanti esperti Inas? perché? Cosa è successo? La Segreteria Confederale per dare credibilità alle sue ripetute affermazioni “tutto è in regola” ha pubblicato, sul sito, la relazione del Dott.Danilo Battista (commercialista) che attesta la regolarità dell'applicazione dei <Regolamenti di Indirizzo per indennità dirigenti>applicati fino al 2015. La relazione fa riferimento al trattamento economico riconosciuto ad Annamaria Furlan, negli anni 2011-2014. Leggi il PDF della relazione. Colpisce questo periodo <Ad oggi, l’Inps detiene somme per contributi, versati negli anni dal 2007 al 2013, che devono essere rimborsate ai singoli ed alla Cisl, in quanto l’Istituto ha incassato i contributi su imponibili non riconosciuti ai fini previdenziali.>.
Intanto la seconda puntata de Le Iene, andata in onda giovedì 24 marzo, ha peggiorato l’immagine e la credibilità del gruppo dirigente nazionale (per riascoltarla attivare link nell'articolo allegato) che nell’autunno 2015 aveva incassato un voto di fiducia con l’Assemblea Nazionale Organizzativa di Riccione, dove la stragrande maggioranza dei 1200-1300 delegati erano segretari generali di strutture territoriali e di categorie.
Prima di Pasqua ci sono pervenuti due documenti da organismi territoriali di categorie (la Femca di Lecce e la Fim di Verona); entrambi affermano la necessità di difendere la Cisl e di volerla salvaguardare dalle conseguenze della <m…buttata nel ventilatore>. Propongono però due modi ben diversi che potete leggere nei testi allegati.
A Pasqua il Corriere della Sera, edizione di Bergamo, ha pubblicato l’articolo <Pezzotta-Petteni è lite sulle busta paga d’oro>. (vedi allegato)
La redazione di Sindacalmente sta intensificando i contatti per promuovere un Convegno a Torino e continuare la battaglia portata avanti con tenacia da Scandola – e prima di lui anche da organismi categoriali, purtroppo fatti “rientrare” nel silenzio – con chiare proposte per attuare la trasparenza su stipendi e bilanci, per rendere noti anche gli estratti conto Inps i soli che possono scongiurare la costruzione nascosta di un surplus di pensione oltre il reddito realmente percepito; per consentire agli iscritti voce in capitolo per eleggere i dirigenti di categoria e delle unioni nel territorio, superando la storica modalità. Indicando alcune grandi finalità per superare il difficile momento del sindacato e non solo della Cisl. Chiederemo un contributo attivo, di idee e di presenza, ai nostri simpatizzanti; saremo più precisi nei prossimi giorni.
Sottolineiamo ancora che per la trasparenza degli stipendi e compensi complessivi (cumulo) percepiti dai dirigenti poco servono i fac simili di buste paga dei segretari confederali pubblicati sul sito Cisl http://www.cisl.it/la-cisl/bilanci-tesseramento-e-retribuzioni-segretari-confederali.html
Servono invece i Quadri C e D del modello 730, della dichiarazione dei redditi. Come già hanno fatto S.G. e Segretari nazionali della Fim-Cisl da molti mesi.
http://www.fim-cisl.it/regole-e-trasparenze/?cookieAccept
Come hanno fatto altri pochi “volenterosi” di strutture Cisl che invitiamo a segnalarcelo, per rendere pubblici questi atti tanto importanti. Le campagne contro il sindacato si battono se nel sindacato si rompe quella macchina del silenzio che ammala e può far morire la democrazia sindacale fondata sulla partecipazione reale degli iscritti.
Camminare nel fango, al di là di chi lo produce, è faticoso ma si può. Anche quando mal odora.
Dateci un mano, diamoci una mano, intanto per saperne di più aprire gli allegati.
Allegato:
stralcio_documento_dott_battista.doc
relazione-trattamento-economico-furlan.pdf
iene_maxi_stipendi_cisl_toffa-furlan_24-3-16.doc
femca_lecce_email.doc
difendere_la_cisl_femca_lecce.pdf
federazione_italiana_metalmeccanici_verona.doc
federazione_italiana_metalmeccanici_verona.doc
L’edizione di Bergamo del Corriere della Sera del 27 marzo 2015, a pagine 5, pubblica un articolo dal titolo “Pezzotta-Petteni. è lite sulle buste paga d’oro”. Queste sono le affermazioni di Petteni alle legittime richieste di chiarimento avanzate da Pezzotta, ma non solo da lui, a seguito della denuncia di Scandola e della sua espulsione.
“Se c’è qualcuno che deve fare silenzio sul passato della CISL è Savino Pezzotta. E ci metto anche Luigi Gastoldi. Si erano accorti di qualcosa, loro, quando stavano a Roma?”
“Pezzotta e Gastoldi probabilmente erano molto disattenti quando erano a Roma. Cosa avevano fatto per garantire la trasparenza? Se c’è una persona che dovrebbe stare zitta è proprio Savino Pezzotta. Ma la chiudo qui, perché non ho tempo da perdere. Io mi sento parte di una squadra e sono vicino al mio segretario Annamaria Furlan: la CISL ha fatto quel che doveva in nome della trasparenza ed è un sindacato che vuole tornare al centro dei grandi temi, fondamentali per il nostro stato sociale”.
Se avevo dubbi sul coinvolgimento dell’attuale gruppo dirigente nella vicenda dei maxi stipendi di alcuni dirigenti della CISL, le affermazioni di Petteni li spazzano via tutti. Non serve scaricare le responsabilità su altri e non interrogarsi e chiarire su come sia stato possibile e perchè un Segretario Generale della CISL, eletto con oltre il 95% dei voti congressuali, sia stato costretto alle dimissioni solo dopo sei mesi dal Congresso CISL del 2005. E’ da qui che è partito tutto. Ricordare e ripensare la ignobile vicenda dei maxi stipendi nella CISL a partire da questi fatti non solo è esercizio utile e necessario per capire, ma è la condizione perchè la CISL torni ad essere credibile.
Se qualcuno dovesse scrivere la storia di quanto accaduto nella CISL a partire dal Congresso del 2005 fino alle polemiche odierne sui maxi stipendi, dei soggetti e delle ragioni non certo nobili che l’hanno determinata, dell’attuale gruppo dirigente della CISL nazionale, regionale e provinciale, categorie comprese, che in larga misura è lo stesso del 2005 seppure in ruoli diversi, ben pochi si salverebbero perchè non potevano non sapere e tacendo hanno coperto, avvallato, quando non praticato, comportamenti clientelari e ignobili che hanno recato un grave danno all’immagine della CISL e ancora lo recano con il loro rifiuto a fare chiarezza su tutte queste vicende.
Rodolfo Vialba 27 marzo 2016
Buon giorno, aderendo al vostro invito del 28.3, segnalo che sul sito http://www.monzalecco.cisl.it nella sez. Notizie l’8.1.2016 sono stati pubblicati i quadri B e C relativi all’anno 2014 dei tre 3 Segretari Cisl Monza Brianza Lecco.
Inoltre,sul sito http://www.fnp.lombardia.cisl c’è la newsletter di marzo della FNP di Brescia, con lo stralcio di una lettera del Segretario della Ust Brescia(“Si faccia una lettura onesta, chiara e trasparente di quanto accaduto nel recente passato.”).
Grazie. Antonio Nava, pensionato