LA MEMORIA INESORABILE – M.Dellacqua – recensione –

Il nazismo e i tedeschi dopo il nazismo. Luci sul passato e ombre sul presente. Colpevoli di tutto quello che va a rotoli, i giovani sono spesso accusati di non rispettare gli anziani, le radici e la memoria. Attratte da una frenetica ansia di innovazioni demolitive e blasfeme, le nuove generazioni sono sospinte da un desiderio confuso di annullare e sorpassare, di disprezzare e di distinguersi. 

Ma la memoria è un'attrezzatura magica da usare con religiosa parsimonia e illuministica diffidenza perchè persegue sempre scopi legati al momento presente. Ce lo insegna questo lavoro di Massimo Bonifazio, un ricercatore piemontese che, approdato alla Facoltà di Letteratura tedesca dell'Università di Catania, non si è accontentato dei suoi studi su Thomas Mann.

Nel suo ultimo libro La memoria inesorabile, Bonifazio si è avventurato sulle tracce del travaglio sotterraneo e superficiale della società tedesca alle prese con il nodo irrisolto della propria complicità con il dodicennio nazista.

Uno studio attraente e coinvolgente perchè capace di intrecciare le suggestioni contraddittorie della letteratura con i sentieri accidentati della storia.

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Allegato:
la_memoria_inesorabile_dellacqua_recensione.doc

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