REFERENDUM E LEGGI POPOLARI – M.Ainis – norme più severe –
MIchele Ainis, nell'editoriale di Corsera, fa il il punto sui due strumenti d'iniziativa popolare:le leggi d'iniziativa popolare e il referendum. Per indire un referndum serviranno non più 500.000 firme ma 800.000 senza trasformarsi in strumento propositivo. Rimane solo abrogativo e con norme più severe. Per le leggi popolari sono state quintuplicate le firme da 50.000 a 250.000. Il meccanismo di raccolta rimane sempre burocratimante difficoltoso .
Per quanto riguarda la riforma elettorale ricordiamo che Il referendum tenutosi nel 1991 aveva modificato la legge consentendo un solo voto di preferenza; questa modifica fu applicata unicamente durante le elezioni politiche del 1992 in quanto prima delle elezioni svoltesi nel 1994 venne varata una nuova legge elettorale che introduceva un sistema misto maggioritario-proporzionale con liste bloccate, eliminando quindi completamente il voto di preferenza. Anche la successiva legge elettorale entrata in vigore nel 2005 ha mantenuto il sistema delle liste bloccate.
Il voto di preferenza è invece tuttora previsto dai sistemi elettorali usati per le elezioni comunali, regionali ed europee.
Nella recente consultazione elettorale di maggio 2015 per le Regionali e il Parlamento Europee solo una modesta parte degli elettorali ha esercitato la possibilità di indicare nomi, la gran parte ha contrassegnato solamente il simbolo della lista.
La proposta di riforma del Senato prevde l'elezione dei Senatori da parte dei Consigli Regionali, eletti ricordiamolo ancora con il il sistema proporzionale corretto e l'indicazione delle preferenze.
Per saperne di più aprite i due allegati
- Fine sienziosa del referendum di M.Ainis Corriere della Sera 15-7-14
- Scheda della proposta di riforma del Senato Il Sole 11-7-14
Allegato:
leggi_popolari_e_referendum_-_m.ainis_-_15-7-14.pdf
scheda_riforma_senato.pdf
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!