LAVORO E DIRITTI – Guida Cgil – lavoro precario
Lavoro e diritti. Il sindacato che verrà: organizzare i non organizzati Una guida della Cgil fa il punto sulle campagne degli ultimi anni per raccogliere e rappresentare il lavoro precario, "fragile e disperso". Esperimenti nazionali e internazionali. Pratiche per il sindacato del futuro. Organizzare il lavoro “fragile e disperso”. Includere nel sindacato le nuove generazioni del lavoro, i precari, anche attraverso la sperimentazione di campagne diverse dal consueto, e di nuove forme di sindacalizzazione. Si chiama, in una formula anglosassone, “organizing”. Un terreno che sta percorrendo da diversi anni l'ufficio politiche giovanili della Cgil. E che ora, anche per fare il punto sulle cose fatte, si riassume in una pubblicazione dal titolo “Organizzare i non organizzati – idee ed esperienze per il sindacato che verrà”.
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Allegato:
organizing_cgil.pdf
Sono contento, di questa collaborazione tra cgil e cisl per riaprire la discussione per l’unità sindacale (ricordandosi sempre che i lavoratori e gli operai non sono solo nei confederali), ma mi chiedo, nel documento ci sono tante buone idee, ma il dubbi che sorgono sono: Ma la segreteria nazionale sà cosa succede nelle zone territoriali? dove la cgil ma più pèrecisamente una certa categoria, lavora sistematicamente per dividere i lavoratori, anche all’interno della stessa azienda, quindi tutte queste belle parole e idee per unire i lavoratori che attualmente per posizione contrattuale (cooperative, contratti atipici, collaboratori ecc. ecc.)sono divisi e contrattualmente deboli, come metterle in atto se si cerca di dividere e rendere contrattualmente deboli i lavoratori che hanno un contratto a tempo determinato e stroricamente più organizzati?
e parlo per esperienza diretta, dove da noi la contro parte non è solo quella naturale, il padrone, ma aimè anche chi dovrebbe essere con noi.
saluti
delegato fim