Il 2010 è finito, la legge Gelmini è stata approvata, ma il disagio dei giovani si accentua e resta al centro dei pensieri del presidente della Repubblica. E’ proprio a loro e alle loro preoccupazioni per il futuro che Giorgio Napolitano si è voluto rivolgere nel messaggio di fine anno. Chiedendo più investimenti per scuola e formazione. Invocando più sforzi per creare opportunità di lavoro senza le quali "la democrazia è in scacco". Ha esordito così:"Non vi stupirete, credo, se dedico questo messaggio soprattutto ai più giovani tra noi, che vedono avvicinarsi il tempo delle scelte..”.
I principali partiti di governo (il Pdl) e dell’opposizione (Pd) hanno dichiarato di condividere pienamente il messaggio ma rimane nel vago quanto faranno per rimediare a ciò che la legge Gelmini non ha dato di quanto rivendicavano i giovani studenti. Non solo le risposte vanno date anche ai giovani disoccupati che non frequentano l’Università. Al Sud la percentuale dei giovani disoccupati tocca il 35,2% contro il 27.7 % della media nazionale. Ogni anno 6.000 ricercatori ceracno lavoro fuori dall’Italia, il danno stimato per il paese è di 8 miliardi. La quota dell Pil destinata alla ricerca in Italia è appena l’1,1% contro la media Ue del 1,7% e del 2,6% negli Usa. In Italia solo 3,4 occupati su 1.000 fanno ricerca. Il Presidente Napolitano ha sottolineato che “Senza opportunità per i giovani la democrazia è in scacco".
In allegato il testo del messaggio di fine anno del Presidente della Repubblica
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