Via libera definitivo del Senato alla Finanziaria 2011 e al ddl di Bilancio. E’ una legge di stabilità con coperture incerte, lo sviluppo del tutto assente, un paio di misure sono chiaramente classiste. Nel frattempo aleggiano all’orizzonte i rischi di una crescita sempre più incerta e i sintomi di una stagflazione (stagnazione ed inflazione), mentre i tassi sui titoli del debito pubblico danno segnali di oscillazione all’insù. Cinque miliardi e mezzo, circa la metà dei quali dall’asta per le frequenze televisive. A tanto ammonta il maximendamento alla legge di stabilità che di fatto manda in soffitta la versione solo "tabellare" del ddl partorita dal ministro dell’Economia Giulio Tremonti.
La parte più corposa, un miliardo e mezzo in tre anni, è destinata agli ammortizzatori sociali. Confermata la detassazione degli straordinari, sbucano a sorpresa 245 milioni per le scuole private. Si tagliano i fondi per il 5 per mille che passeranno da 400 milioni a 100. Al Senato è stato approvato un ordine del giorno del Pd che impegna il governo a destinare nel primo decreto legge un’ulteriore quota pari a 300 milioni di euro.
Via libera anche al rifinanziamento di 750 milioni per le missioni militari. Il Senato ha approvato il ddl di stabilità con 161 sì, 127 no e cinque astenuti, che al Senato equivale a voto contrario. Subito dopo l’assemblea ha anche approvato il ddl di Bilancio con 161 sì, 124 no e cinque astenuti.
Per conoscerne di più alleghiamo alcuni articoli e schede
- Analisi di una Finanziaria di fine stagione di Valerio Selan da www.eguaglianzaeliberta.it
- L’abc della Finanziaria 2011 da Il Sole 24 Ore
- Scheda della Finanziaria 2011 da www. rassegna.it
Allegato:
Analisi di una Finanziaria di fine stagione_Selan.doc
L’ABC della Finanziaria 2011_Il Sole.doc
Scheda Finanziaria 2011.doc
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