Nel corso della puntata di Ballarò di martedì 1 giugno, Massimo Giannini rivolgendosi al ministro Giulio Tremonti sottolineava con soddisfazione la nuova linea del governo contro l’evasione fiscale, attribuendone il merito al ministro del Tesoro ma non al premier Berlusconi, ricordando che in più occasioni il capo del governo aveva giustificato il comportamento degli evasori, ed ai tempi del governo Prodi, sottolineava che «evadere in Italia e’ inevitabile ».
Poco prima il sondaggista Nando Pagnoncelli aveva detto che il gradimento di Berlusconi era sceso al 48%, e quello di Tremonti più alto di una decina di punti.
Dopo pochi minuti arriva in diretta, al conduttore Floris, la telefonata del Premier infuriato perché il servizio pubblico consente interventi dequalificati come quello di Pagnoncelli ed apostrofa con un “ lei è un bugiardo” il vicedirettore de La Repubblica, Massimo Giannini, affermando di non aver mai detto di evadere il fisco. Aggiunge “ Il mio gradimento è al 62% e quello del governo è vicino al 50%. Non c’è mai stato da parte mia il sostegno all’evasione fiscale, sono menzogne assolute… Tanto vi dovevo perchè non è accettabile sentire in una Tv di Stato certe menzogne".
E chiude bruscamente la comunicazione.
Giovanni Floris rimane sorpreso e così commenta "ciò che veramente è inaccettabile in una televisione di Stato è che si inizi un dialogo ma poi si insulti e si butti giù il telefono prima che arrivi la risposta".
Nello studio sale la tensione, sono scintille ed il Ministro Tremonti si alza per andarsene. Ci ripensa e rimane. Prosegue la schermaglia con Giannini che si scusa di noon avere in borsa le agenzie dell’Ansa che testimonierebbero che quanto detto non sono menzogne.
In studio era presente anche Raffaele Bonanni che ha fatto una ben strana figura, si è guardato bene dal ripescare in memoria la veridicità di quanto sostenuto da Giannini e magari dargli sostegno, ha invece richiamato tutti a desistere da simili polemiche e di parlare di lotta all’evasione.
Ecco i due lanci di agenzia Ansa ( 2004 e 2008) che riferiscono di Silvio Berlusconi che giustifica l’evasione fiscale:
FISCO: BERLUSCONI, SE TASSE OLTRE 1/3 TI INGEGNI PER ELUSIONE
PREMIER VISITA COMANDO GDF E SCHERZA, MA NON SIA RICAMBIATA…
(ANSA) – ROMA, 11 NOV 2004 – ”Vi ringrazio per quel che fate. Agite con grande equilibrio e rispetto dei cittadini, nei confronti di chi si vuole sottrarre ad un obbligo che qualche volta si avverte come eccessivo…”. Con queste parole Silvio Berlusconi ha esordito intervenendo alla cerimonia in occasione dei 230 anni della Guardia di Finanza.
”C’e’ una norma di diritto naturale – ha aggiunto, rivolgendosi ai vertici delle Fiamme Gialle – che dice che se lo Stato ti chiede un terzo di quello che con tanta fatica hai guadagnato sembra una richiesta giusta e glielo dai in cambio di servizi. Se ti chiede di piu’ o molto di piu’, c’e’ una sopraffazione dello Stato nei tuoi confronti e allora ti ingegni per trovare dei sistemi elusivi o addirittura evasivi che senti in sintonia con il tuo intimo sentimento di moralita’ e che non ti fanno sentire colpevole”.
Berlusconi ha quindi espresso la sua soddisfazione per il fatto di poter partecipare alla cerimonia alla Guardia di Finanza, alla quale partecipava anche il ministro dell’Economia Domenico Siniscalco. ”Sono contento di essere qui per questa visita speciale… Certo – ha detto con una battuta – il sottoscritto non potrebbe dire altrettanto se fosse la Guardia di Finanza a fargli visita a casa sua”. (ANSA) TG 11-NOV-04
FISCO: BERLUSCONI, SE TASSE A 50-60% EVASIONE GIUSTIFICATA
(ANSA) – ROMA – 2 Aprile 2008 – Il prelievo fiscale corretto si aggira intorno a un terzo del reddito, se invece le tasse sono tra il 50 e 60 per cento è troppo e così
" è giustificato mettere in atto l’elusione o l’evasione". E’ quanto ha affermato il leader del Pdl, Silvio Berlusconi, nel corso
del suo intervento all’Ance.
(ANSA). SCA-KYI/MEA 01-APR-08
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