SCIOPERI IN CINA NELL’AUTO – T.Ferigo – globalmondo 30/5/10

Scioperi nelle multinazionali dell’auto in Cina. La caduta della domanda mondiale di autoveicoli comincia a far sentire i suoi effetti sul settore delll’industria dell’auto cinese maggiormente legata all’esportazione. In particolare i produttori giapponesi. Gli effetti: riduzione della produzione, congelamento salari, ristrutturazioni.

La Honda alla fine di Maggio è stata costretta a fermare uno stabilimento in una provincia centrale.

L’origine del conflitto: richieste di aumento salariale e garanzia occupazionale.

Milleottocento lavoratori dello stabilimento di fornitura di Fasshon sono scesi in sciopero mettendo in difficoltà due altri stabilimentidi montaggio situati nelle provincie centrali .Anche qui i lavoratori sono entrati in sciopero.

Il Financial Time scrive che “i lavoratori si sono organizzati e mobilitati autonomamente senza alcun supporto dal sindacato ufficiale”. Nelle multinazionali straniere gli scioperi sono rari. Le paghe sono in media più elevate e le condizioni di lavoro migliori.

La provincia ove si trova lo stabilimento Honda è tra quelle con salari minimi maggiori, recentemente aumentati del 13%.

Perché allora il conflitto ?. La crisi mondiale del settore colpisce in Cina le aziende più fortemente orientate all’export e la Honda è tra queste. I lavoratori temono ristrutturazioni e chiusure e vogliono mettere “ farina nel sacco” avere denaro da risparmiare.

Per questo i costruttori stranieri sono sotto pressione anche in altri settori.

La filiale dell’Apple la Foxcom è in sciopero e alla HP si staverificando un fenomeno inquietante un aumento dei casi di suicidio non infrequenti in Cina.

 

 

 
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