Care Lettrici e cari Lettori,
l’augurio che l’anno nuovo delinei un orizzonte di una società con più solidarietà e che persegua
l’uguaglianza dei diritti unitamente alla responsabilità dei doveri.
Un augurio per non avere la "memoria corta", scordando quanto successo nel difficile 2020, ma da esso si sappia trarre
insegnamento per radicali cambiamenti nei comportamenti individuali e nelle
strutture dello Stato. Un augurio particolare per essere attratti dal desiderio
di studiare per tutto l’arco della vita, per capire e utilizzare le continue
scoperte della scienza e delle nuove tecnologie, per utilizzarle al servizio
della persona e del principio di uguaglianza. Infine un augurio che il mondo
del sindacato interrompa quella “sonnolenza”, anche culturale, che nell’agire
si trasforma in corporativismo conservatore.