Cari Lettrici e cari lettori,
con questa newsletter Vi invitiamo a seguire il dibattito pubblico promosso da Prender parola, di Sabato mattina 27 febbraio dalle 9,45 alle 12,15. Si parlerà del presente, si parlerà del futuro, cercando di tenere queste due dimensioni in continuità con ciò che di valido ci viene dal passato. Si parlerà di una nuova agenda per il sindacato e di proposte di democrazia diretta per innovare la democrazia rappresentativa ridando il significato originario alla delega. In allegato e con questi link trovate la locandina del programma, con le istruzioni per chi vuole partecipare; il manifesto con alcune proposte per il dibattito.
Ad ogni iniziativa di Prender parola c’è chi ci pone sempre la stessa domanda “chi siamo e cosa vogliamo”. La relazione di Savino Pezzotta inizia con queste parole. (…) Siamo un gruppo di persone che hanno svolto una militanza sindacale in diversi ruoli e livelli dell’organizzazione sindacale. L’esperienza sindacale non è stata per molti di noi solo un impegno o un lavoro, ma ha avuto un impatto esistenziale molto profondo che ha modificato il nostro modo di pensare, di vedere gli avvenimenti e le situazioni che si è radicata nella nostre mente e nel nostro cuore segnando la nostra vita e il nostro modo di pensare. Pur avendo fatto esperienze diverse siamo rimasti dei sindacalisti. (…) vogliamo mantenere viva l’attenzione ai temi propri di un sindacalismo soggetto politico, autonomo, partecipativo e contribuire a recuperare posizioni rispetto a quanto riportato dall’indagine presentata al CNEL a ottobre del 2020 che relega i sindacati in fondo alla graduatoria dei consensi e pone il VOLONTARIATO in cima alla graduatoria.
Non siamo un gruppo di opposizione o di alternativa, ne vogliamo sostituirci agli organi dell’organizzazione ma vogliamo far circolare un pensiero critico e rilanciare idee per un sindacato nuovo , facendole “rimbalzare” per fare strada (…)
Seguiteci nei prossimi giorni per l'inserimento di altri articoli e della Finestra sul mondo n.7.
Buona lettura La redazione
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