SFRUTTAMENTO BRACCIANTI – coop di Latina – sei arresti, anche il segretario Fai-Cisl – i fatti –

CAPORALATO: “BENE ARRESTI LATINA, PIENA FIDUCIA NELLA MAGISTRATURA” – “Siamo sconcertati dalla notizia del coinvolgimento di un nostro sindacalista tra gli arresti avvenuti oggi a Latina per caporalato. Attendiamo riscontri e chiediamo si faccia luce al più presto prima di giudicare il caso e le persone coinvolte, ma la Federazione ha già attivato tutte le misure statutarie a propria tutela, a cominciare dalla sospensione da ogni carica del sindacalista coinvolto, pur continuando ad auspicarne la sua totale estraneità ai fatti. Da parte nostra nessuna esitazione e piena fiducia al lavoro delle Forze dell’Ordine e della Magistratura. Siamo pronti a valutare ogni azione penale e civile per tutelare con la massima severità la Fai Cisl e il nostro operato”. Così sulla pagina Facebook della Fai Cisl il segretario generale Onofrio Rota.

https://www.faicisl.it/notizie/2744-caporalato-rota-fai-cisl-bene-arresti-latina-piena-fiducia-nella-magistratura

Il comunicato Fai non dice nulla sui fatti addebitati e su chi sia il sindacalista Cisl. Il Seg.Gen Fai Rota dichiara “Piena fiducia nella magistratura”. Ci mancherebbe, ma è indispensabile che i lavoratori sfruttati e quelli ancor più ricattabili con il lavoro in nero perché irregolari con i permessi non più rinnovati o non rilasciati avessero anch’essi “ piena fiducia nella Fai-Cisl”. Più della Cisl ne da notizia Laura Pesino che su il sito de Il Messaggero così descrive i fatti.

Latina, compensi da fame ai braccianti: sfruttati a 4,5 euro l'ora, sei arresti

Giovedì 17 Gennaio 2019 di Laura Pesino Il Messaggero

Sono sei le persone arrestate a Latina nell'ambito dell'operazione contro il caporalato portata a termine dalla Procura, dalla Squadra Mobile della Questura e dal Servizio centrale operativo della polizia di Stato. I destinatari delle ordinanze di custodia cautelare reclutavano e sfruttavano stranieri centrafricani e rumeni, tramite una società cooperativa con sede a Sezze, distribuendo illecitamente la loro manodopera a decine di azienda agricole, monopolizzando di fatto il settore nelle provincie di Latina, Roma, Frosinone e Viterbo.

Allegato:
una_richiesta_al_segretario_generale_della_fai_il9marzo.doc
caporalato_migranti_reclutati_nei_cas_e_sfruttati_fq.doc
caporali_e_la_legge_della_schiavitu_palladino_stampa.doc
marco_respinge_le_ccuse_il9marzo.doc
domande_aperte_sulla_vicenda_di_latina_9marzo.doc

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