La storia sindacale dei metalmeccanici italiani è profondamente segnata dalle relazioni industriali alla Fiat. In più periodi gli accordi sindacali alla Fiat hanno segnato una forte deriva corporativa-aziendalistica staccandosi dal resto della categoria torinese e nazionale. E’ avvenuto in periodi di crescita occupazionale e di trasformazioni organizzative, avviene oggi in periodo di recessione, di caduta occupazionale, di spostamento del baricentro della Fiat in altri parte del mondo. La deriva corporativa-aziendalistica ha sempre, in Italia, scontato gravi danni per la libertà dei lavoratori e di quelle sindacali. Gli strumenti utilizzati dalla Fiat si adattano all’evoluzione dei tempi ma la filosofia aziendale, dei manager rimane la stessa: l’unicità di comando sul processo produttivo senza compromissioni di contrattazione con il sindacato, aziendale ed esterno. La Fiat è un camaleonte ed oggi per tale fine utlizza addirittura lo strumente principe dei lavoratori, talune norme dello Statuto dei Lavoratori, quell'articolo 19 che è stato anni fa manomesso gravemente nella sua originaria versione, da un maldestro referendum sostenuta anche da gran parte della sinistra-sinistra, compresa quella antagonista. Un colossale errore di cui troppo poco si è discusso.
Quanto è avvenuto è potrà certo ancora modificarsi sarà oggetto di nostro approfondimento con opportune iniziative. Dedicheremo attenzione e ricerca. Proporremo dibattiti per ricercare vie di uscita da un tunnel tanto rischioso.
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Akkordo Fiat_Fantozzi.doc | 50.5 KB |
C'era una volta_Campetti.doc | 54.5 KB |
E' la fine del CCNL_Gallino.doc | 30.5 KB |
Le distorsioni del contratto Fiat_Garibaldo.doc | 32 KB |
Landini chiede intervento governo.doc | 25 KB |
La risposta della Fiom.doc | 27.5 KB |
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