Il bluff della “casa di vetro”

Il blog “il 9 marzo” ha iniziato la sua attività in rete nel 2015 per sostenere le iniziative di un gruppo di esponenti della Fai-Cisl di impugnare l’ingiusto e ingiustificabile commissariamento della Fai Nazionale operato nell’autunno 2014 come primo atto della segreteria confederale guidata da Annamaria Furlan. Il blog è stato anche il primo promotore delle iniziative a sostegno delle denunce fatte con grande coraggio da Fausto Scandola sulla pensione e stipendio (automaggiorati fuori dal Regolamento) di Raffaele Bonanni e altri segretari confederali e dirigenti sindacali. A novembre, con la collaborazione, di Comma 22 (uno pseudonimo) sul sito http://www.il9marzo.it sono state pubblicate cinque puntate su “La casa di vetro, il grande bluff”. Di seguito trovate l’annuncio, il prologo e l’inizio delle puntate.

La casa di vetro, il grande bluff. Prologo . admin 11 novembre 2022

Siamo contenti di annunciare la prossima pubblicazione a puntate del contributo di “Comma 22” dal titolo “La casa di vetro, il grande bluff” che ripercorre quello che è successo negli ultimi anni in Via Po 21 e dintorni. Una ricostruzione di quasi un decennio per andare al di là delle narrazioni di comodo e per dare un senso a tanti episodi che un po’ tutti conoscono (anche perché se ne sono occupati giornali e trasmissioni televisive di inchiesta) ma che, per pigrizia o per altro, molti continuano a leggere come fatti isolati mentre una visione di insieme ne illumina il senso unitario. il9marzo.it

PROLOGO – Passeggiando tra le botteghe degli antichi mestieri artigiani di Murano l’attenzione si era soffermata su alcune lastre di vetro depositate in un angolo.
Un vetro particolare, a specchio, ovvero trasparente solo da un lato.
Un vetro che poteva essere utilizzato per una innovativa casa di vetro, dove dall’interno si poteva vedere verso l’esterno, mentre dall’esterno non era possibile vedere all’interno, in modo di non essere disturbati nel da farsi.
La trasparenza unidirezionale. COMMA 22

La casa di vetro, il grande bluff. Prima puntata (2013-2014)admin 13 novembre 2022 26 Commenti

Dopo il prologo sulla “trasparenza unidirezionale della casa di vetro”, cominciamo a pubblicare la ricostruzione della storia degli ultimi anni della Cisl nella lettura di Comma 22. Buona lettura della prima puntata, che ricostruisce gli antefatti dal congresso del 2013 al siluramento di Bonanni con quasi due anni di anticipo ed al commissariamento della Fai…  Leggi il resto

La casa di vetro, il grande bluff. Seconda puntata (2015-2016)admin 16 novembre 2022 1 Commento

Dopo aver indicato nel prologo la “trasparenza unidirezionale” come il trucco alla base della narrazione sulla Cisl come “casa di vetro”, e dopo aver ricostruito nella prima puntata gli antefatti che portano all’inaugurazione della segreteria Furlan come esito di ricatti e atti antidemocratici a partire dal commissariamento della Fai, Comma 22 passa a raccontare “l’imprevisto”…Leggi il resto

La casa di vetro, il grande bluff. Terza puntata (2016 e un salto al 2020)admin 19 novembre 2022 6 Commenti

Al prologo e agli antefatti, Comma 22 ha fatto seguire nella puntata precedente la ricostruzione di come Fausto Scandola abbia subito l’espulsione dalla Cisl per aver rivelato che i compensi ai vertici della Cisl erano superiori alle indicazioni regolamentari, un fatto per il quale ebbe solidarietà anche da Pierre Carniti. Oggi si sofferma su un…  Leggi il resto

La casa di vetro, il grande bluff. Quarta puntata (2016-2018)admin 24 novembre 2022 14 Commenti

Dunque la narrazione della casa di vetro era un’ipocrisia: tanto è vero che chi la raccontava, e la usava per legittimare sé e delegittimare chi era un problema, aveva goduto di privilegi retributivi non previsti dal regolamento (che anche se fosse stato solo indicativo aveva comunque indicato tutt’altre cose da quelle che venivano fatte) e…  Leggi il resto

La casa di vetro, il grande bluff. Quinta puntata (2019-2022)admin 1 dicembre 2022 7 Commenti

Dunque a Via Po 21 e dintorni la caduta di Raffaele Bonanni era servita non a un qualche cambiamento di linea politica ma a cementare un gruppo di potere per almeno un decennio. Tutto quel che segue, dall’illegittimo commissariamento della Fai all’espulsione dell’imprevisto Fausto Scandola, dal commissariamento della Usr Campania (trasformando Lina Lucci, poi assolta,… Leggi il resto

La casa di vetro, il grande bluff. L’epilogo (2022 e oltre) admin 10 dicembre 2022 10 CommentiConcludiamo la pubblicazione della storia con cui il nostro amico Comma 22 ha ricostruito il “grande bluff” dietro alla narrazione della Cisl come “casa di vetro”. Una definizione dietro alla quale sono state nascoste (senza riuscirci, almeno agli occhi di chi vuol vedere) tutte le circostanze da cui emerge incontestabile l’immagine di un gruppo ristretto di persone che ha controllato l’organizzazione usando armi sporche come commissariamenti illegittimi e/o arbitrari, l’espulsione di chi ha detto la verità, la promozione di fedelissimi a incarichi di vertice nonostante fosse pubblica la loro mancanza di fedeltà a regole interne ed ai principi di una minima dignità nell’espletamento del loro mandato, la rimozione di chi poteva esprimere leadership alternative o far emergere agli occhi dell’opinione pubblica, per contrasto, la mediocrità del gruppo di comando.
Oggi di quel gruppo è rimasto, come scrive Comma 22, un uomo solo al comando. Ma perché la Cisl torni ad essere la Cisl ci vorrebbe altro dall’attendere gli effetti dell’invecchiamento di chi ha fatto e disfatto in questi anni.

Come ci ha insegnato Fausto Scandola, di fronte al degrado dell’organizzazione non serve a niente lamentarsi a vuoto o abbandonare il campo. Bisogna combattere, bisogna impegnarsi. Magari in modi nuovi rispetto al passato. il9marzo.it

Per proseguire e leggere l’ultima puntata di Comma 22 con i commenti un clic qui https://www.il9marzo.it/?p=9239

Nota correlata – Antefatto (3 maggio 2006) – pagine 17-18 del libro di Giovanni Graziani “Prender parola, il metodo Scandola”

Il 27 aprile 2006, Raffaele Bonanni diventa segretario ge­nerale della Cisl con una congiura di palazzo. Dieci mesi dopo il XV congresso del 2005, senza alcun cambiamento di linea politica nè divergenze apprezzabili sui rapporti col governo, le controparti o gli altri sindacati, e senza al­tre modifiche nel gruppo dirigente, cambia il segretario generale: salta Savino Pezzotta, arriva Raffaele Bonanni.

Tutti gli altri membri della segreteria confederale sono confermati. Pier Paolo Baretta viene promosso segretario generale aggiunto, ed entra nel gruppo il quasi omonimo Gianni Baratta. Ad uscire è il solo Pezzotta, segretario ge­nerale per cinque anni, che solo dieci mesi prima era stato rieletto col 95% dei voti (il suo ultimo stipendio nell’inca­rico, lo dirà lui stesso nel 2015, è pari a euro 3.183,00 netti) Se non ci sono esigenze politiche a spiegare il cambio, vuol dire che le esigenze sono quelle personali di chi ha interes­se a liberarsi di Pezzotta.

L’elezione del nuovo segretario avviene fra la Festa della Liberazione del 25 aprile e quella dei Lavoratori, il Primo Maggio. Quest’ultima impegna i segretari confederali nei comizi in giro per l’Italia.

Poi, tutti a Roma per la prima vera riunione di segreteria. In quella riunione che si tiene il 3 maggio 2006 viene approvata una delibera sugli emo­lumenti dei segretari confederali che comporta aumenti significativi della loro retribuzione. Una delibera che resta nascosta al consiglio generale della Cisl, e ad oggi è nota solo a chi l’ha adottata (e ad un commercialista che l’ha presa in visione dieci anni dopo per stilare un parere, di cui si parlerà alla fine del libro).

Da lì, da quella delibera che chiude l’era Pezzotta e inaugura quella di Bonanni, comincia una storia segreta. Che diverrà pubblica solo quando, ad alzare il velo, arriverà Fausto Scandola, nove anni dopo.

Ndr – Raffaele Bonanni, nel 2022, si toglie qualche sassolino rispondendo ad una domanda della cronista Claudia Di Pasquale, per una puntata di Report, con queste parole “..sì è vero, in segreteria confederale ci aumentavamo autonomamente gli stipendi..

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