I santi minori fanno grande la Cisl, necessità di pulizia all'interno e non c'è un sindacato di riserva. La CISL è una grande organizzazione con ben 4.400.000 persone iscritte e in crescita, cioè che pagano la tessera ogni anno, rappresentate da alcune migliaia di sindacalisti ai diversi livelli comunali, provinciali, regionali e nazionali. Se questa è la CISL, lo si deve alla credibilità, coerenza e serietà delle politiche che persegue e ai risultati che consegue ma, anzitutto, alle persone che la rappresentano che altro non sono che santi minori che fanno grande la CISL.
E’ interessante come nei tempi recenti di ‘’rottamazione’’ i contributi più profondi arrivino da vecchi leoni della storia e della politica. Già con Indignatevi! di un combattivo Stéphane Hessel (93 anni) a cui era seguito Indignarsi non basta dell’oggi centenario Pietro Ingrao ci si era scatenati con i commenti più disparati. Oggi arriva un altro ‘’libretto’’ che ci auguriamo faccia discutere quanto i primi due. Paolo Prodi -83 anni, fratello del più famoso Romano- autorevole storico e universitario manda in libreria un saggio di 120 pagine che si legge in un respiro…
Massimo Mucchetti, presidente della Commissione Industria-Commercio-Turismo del Senato, afferma che Sergio Marchionne è stato certamente un mago. Mago e manager è un’abbinata singolare: può significare cose diverse. Mucchetti, nel suo dettagliato articolo su Il Foglio elogia i meriti e l’operato del Ceo FCA e nel contempo alimenta alcuni dubbi, in merito ricerca e situazione patrimoniale, nel quadro di un’ampia analisi sul mercato mondiale dell’auto (non gli scappa nessuno: FCA, WW, GM, Ford, Nissan, Honda, Hyundai, Toyota, BMW, Kia, Daimler, Renault), ricavata da una ricerca di Unioncamere-Prometeia sull’Automotive in Europa.
Romani Prodi, sul Messaggero, pubblica L’Europa fermi l’inaccettabile blitz di Schaeuble; Geremy Corbyn, candidato alla guida del Labour Party sta caratterizzando la sua campagna elettorale, che si concluderà il 12 settembre, ripetendo: l'austerità ha fallito. io difendo i più deboli, ecco perché vincerò. Ha rilasciato un'intevista pubblicata su La Repubblica.
Due segretari generali, Marco Bentivogli e Gigi Bonfanti, di grandi categorie della Cisl, meccanici e pensionati, mettono in evidenza con le loro interviste (allegate) due diverse concezioni del sindacato. Bentivogli afferma che ”Non c’è questione morale in Cisl:siamo di fronte a comportamenti anomali e circoscritti che vanno chiariti e, dove irregolari, perseguiti. Per questo utilizziamo le ispezioni ”. Dice che “la Fim già mette il 730 on line”( n.d.r.
L’onorabilità della Segretaria e della Cisl. L’agire del gruppo dirigente deve garantire l’immagine di una Cisl che onora gli impegni assunti davanti iscritti e nei Congressi: nel quotidiano, non nel futuro prossimo! I casi di mega-compensi ( più indennità che si sommano alla pensione) denunciati in questi giorni sono fatti che danneggiano gravemente l'organizzazione, debbono essere risolti dagli organismi, coinvolgendo gli iscritti, e non farne materia per i soli Probiviri.
Savino Pezzotta è stato Segretario Generale della Cisl dal 2000 al 2006, uscì bruscamente dal quartier generale, ricorda nell'intervista rilasciata a Lettera 43 "...per non sostenere il mio successore, perchè ritenevo che Bonanni non fosse adatto, mi sono opposto a tal punto che piuttosto che fare un accordo per avvallare la sua segretaria me ne sono andato". E' una lunga intervista, severa, fatta con il cuore in mano di chi ama sinceramente la Cisl, un cuore da militante come quello di milioni di iscritti. E' un'intervista a tratti dura con la richiesta, ripetuta più volte, alla S.G.
Contrattazione Volkswagen: l'azienda che applica un contratto sovranazionale. Di fronte alla segmentazione dei processi produttivi il sindacato sperimenta gli accordi quadro transnazionali: nuovi strumenti per ricostruire una rappresentanza e una contrattazione coordinata lungo tutta la catena del valore. L’articolo è di Volker Telljohann , Ricercatore Ires Emilia Romagna, pubblicato su Rassegna Sindacale. Vedi allegato.
La madre di tutte le riforme? Così molti dicono, a partire dal premier Renzi. All’inizio di Luglio venticinque senatori del Partito democratico hanno presentato un documento, articolato in quattro punti, con alcune proposte per cambiare la riforma del Senato. E’ noto che al Senato la maggioranza per il governo è in costante bilico. A fronte di una maggioranza che arriva nel migliore dei casi a 171 senatori, avere una dissidenza interna al Pd formata da 25 senatori mette a rischio la riforma costituzionale e la stessa sopravvivenza del governo, considerando che a Palazzo Madama il quorum minimo per avere la maggioranza, a ranghi completi, è 158 senatori.
«Ho sentito troppi, inveire contro “i sindacati di merda”. Come è stato possibile che la gloriosa parola sindacato venga pronunciata oggi con tanto livore e disprezzo, confusa con le mille sigle di un sindacato ricattatorio che spadroneggia nei pubblici servizi imponendo a milioni di cittadini disagio e infelicità». Così Antonio Padellaro su Il Fatto Quotidiano, 27 luglio, scrive un accorato articolo “Sindacati, tutti li odiano…”, un vero appello rivolto ai sindacati, in particolare a Landini e Camusso.
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