Il Foglio dell'8 agosto, ha dedicato tre pagine allo studio di Bankitalia “I rifugiati e i richiedenti asilo in Italia, nel confronto europeo” (vedi autori e indice più avanti). Così il titolo e il catenaccio. AIUTIAMOLI A CASA NOSTRA L’emergenza migranti non è numerica ma è legata prima di tutto al deficit organizzativo. Uno studio di Bankitalia per orientarsi nell’estate delle fake news.
Luigi Viggiano* sul sito del 9marzo commenta (v.allegato) il libro “ Tu vivi tra i cattivi?” di Roberto Giardina (v.intervista allegata), dedicato a capire le differenze tra tedeschi e italiani. Emerge che “ tedeschi sono molto più refrattari di noi italiani alla ricetta americana per affrontare la crisi”. L’autore, inizia il suo lavoro chiedendosi e chiedendo al lettore: “come mai tutti criticano la Germania e la Merkel se poi tutti i giovani della UE (in particolare italiani) corrono in quel paese in cerca di una sistemazione adeguata alle proprie possibilità?”.
La Giunta Appendino è alle prese con problemi più complessi di quanto il M5S avesse previsto a Torino. Il bilancio del Comune e di alcune partecipate, in particolare Gtt, sono al centro di accese polemiche: chi rimpiange “l’esperto” Fassino e chi da addosso senza pietà alla "dilettante” Chiara Appendino. Dalle vulgate: da “usato sicuro” a “dilettanti allo sbaraglio”.
I Centri per l’Impiego dovevano essere la parte qualificante della strategia del Jobs Act: un coordinamento, una rete informatica, relazioni dirette, per gestire con esperti la domanda/offerta, per realizzare la mobilità da lavoro a lavoro, dalla disoccupazione al lavoro. Il sistema vivacchia da tempo, in pratica è mai decollato. Il Jobs Act è come una casa...in cui si è pensato di costruire il tetto senza prima creare le fondamenta e tirare su i pilastri.
Elezioni delle Rsa alla Mirafiori Carrozzerie (fine giugno), programmi e risultati Fca (luglio), scioperi e accordo in Fca Serba (luglio): tre eventi diversi sui quali sarà importante ritornare a riflettere. Sulle elezioni delle Rsa alla Mirafiori Carrozzerie: un tempo erano d’interesse per l’intera città e non solo, oggi sono confinate ad una parte molto ristretta del sindacato. Sui siti dei principali sindacati metalmeccanici si trovano comunicati di 10 righe (poco più, poco meno) per la Fismic e Uilm che plaudano al loro buon successo elettorale, inneggiando al riuscito “gioco di squadra”.
Perché la personalizzazione della politica è in declino (irreversibile). Due difficoltà stanno alla base della decadenza, dopo 25 anni, della politica intesa come spinta personalistica: la sempre più vasta complessità dei problemi e la propensione dei leader a spostare sempre più in alto la propria soglia di responsabilità. Di seguito l’editoriale di Giuseppe De Rita su Il Corriere della Sera.
Periodicamente nel nostro paese si vogliono modificare le due leggi che vietano le attività per la ricostruzione del partito fascista. Chi per alleggerire tali norme, come nel 2011 per iniziativa del Partito della Libertà, con la decadenza della legge Scelba (v.allegato); chi per inasprirle come recentemente ha fatto Emanuele Fiano del Pd, rischiando di colpire con la sua proposta di un nuovo articolo al codice penale (293-bis) anche il reato d’opinione (v.allegato).
Dopo molti anni l’economia italiana torna a crescere (Pil) ma non così il benessere delle famiglie e l’occupazione. Non tragga d'inganno il dato di Giugno (Istat) con tanti contratti a termine estivi. Dunque crescita senza occupazione? Francesco Giavazzi in “Quei populisti senza crescita” su Il Corriere della Sera descrive (v.allegato) schematicamente il populismo di destra e il populismo di sinistra e come gli stessi si pongono -su redistribuzione o crescita- di fronte all’alta disoccupazione, soprattutto fra i più giovani, e alla stabilità del numero di famiglie italiane in condizioni di povertà relativa (10 per cento in media, ma il doppio nel Mezzogiorno).
Francesco Lauria*, Centro Studi Cisl, ci ha inviato Lo scrigno scomodo dei diari di Trentin, con questa nota: un pezzo un po' più meditato dei miei post su facebook, dopo la lettura completa dei diari di Bruno Trentin. Mi sono confrontato con diverse persone citate nei diari, prima di scrivere questa riflessione. Ho scelto di non concentrarmi sui pezzi livorosi, quelli anticipati un pò scabrosamente dal Corriere della Sera. Ci sono pagine irritanti, anche contro la Cisl, anche contro "Carniti e i carnitiani", durissime contro tutta la Cgil. Ma ci sono anche tante, tantissime pagine bellissime, dal punto di vista esistenziale, letterario e politico.
Mario Dellacqua prende spunto dall'incontro con Ermis Segatti, svoltosi l'11 luglio alla Parrocchia San Giulio d'Orta, e inizia così il suo articolo: Casino in diocesi e silenzio in Cisl? Non sai bene dove trovare la novità. Non è solo il linguaggio con i suoi inviti addirittura a “fare un po' di casino in Diocesi”. Il che non è poco, se un vescovo è stato indotto a commentare gli esiti finora prodotti dall'insolita perorazione con queste desolate parole: il Papa ha detto alla Chiesa di uscire e la Chiesa è finora rimasta sul pianerottolo. Ma lasciamo stare.
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